Le parole

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

l buio mi inghiotte. Pochi lampioni, sulla strada da cui più non sei tornata. Figlia mia, t’ho sognata stanotte. Fruscio di foglie nella notte. Odo i miei passi sul vialetto che paiono scomporsi in due passi distinti. Mi volto. Un’ombra. Sapevo che mi stavi seguendo. Poi i tuoi occhi. Il mio folle terrore. La tua verità. E poi le parole. Quelle parole...

 

Le nuvole passano veloci nella notte. Non sono sola. Lo so. Lo so perché percepisco chiaramente i passi dietro di me, che vorrebbero confondersi con i miei. Ho paura. Sto sudando anche se ho freddo. Ho le mani di ghiaccio. Un’ombra nera sguscia veloce dietro l’albero. La vedo. Giro i miei occhi da un tronco all’altro. Resto in ascolto, mentre il terrore mi immobilizza. Sei tu che mi hai condotta qui. Lo so. Trattengo il respiro. Chiudo gli occhi. Ho gli incubi che battono nella testa. Il vento s’è calmato. Un lieve respiro mi si avvicina. Respiro di uomo. Respiro di spirito. Respiro che non appartiene a me.
Ricordo preciso di quella notte, quando ti schiantasti con la tua auto contro questo albero. C’eravamo anche noi. Ma noi ci siamo salvate.

Il buio mi inghiotte. Pochi lampioni, sulla strada da cui più non sei tornato. Papà, t’ho sognato stanotte. Fruscio di foglie nella notte. Odo i miei passi sul vialetto che paiono scomporsi in due passi distinti. Mi volto. Un’ombra. Sapevo che mi stavi seguendo. Poi i tuoi occhi. Il mio folle terrore. La tua verità. E poi le parole. Quelle parole...
“Vieni. Vieni con me.” La tua voce è un sussurro. Apro gli occhi. Vedo i tuoi. Grandi, vacui, che mi guardano. Il volto bianco, tumefatto, come quel giorno.
“Vieni con me”, mi dicesti. E abbandonai lì la mia anima.

Michela Del Priore

Michela Del Priore è nata a Foggia il 5-5-1989. Vive ad Orsara di Puglia (FG). Frequenta il secondo anno presso la facoltà di “Economia e gestione dei servizi turistici” a Foggia. Scrive poesie e racconti sin dalla prima infanzia. Ha collaborato alla stesura di articoli e racconti per giornalini scolastici. Da qualche anno si dedica alla scrittura di romanzi, racconti e poesie. Nel 2008 partecipa al 1° concorso letterario nazionale “Giù la testa. Foggia sotterranea. Racconti brevi e poesie” e con la poesia “L’ urbana indifferenza” si classifica tra i primi cinque finalisti della sezione poesie. Partecipa inoltre al concorso “Fili di parole II edizione” con il racconto “Il sorriso che non ho aspettato” che viene scelto e pubblicato nell’antologia “Fili di parole”, e alla X edizione del concorso Surrentinum dove si aggiudica la menzione speciale con la poesia “Non erano”.