Lo zombie in soffitta

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Sara saliva tremante gli scalini che portavano alla soffitta. Ad ogni passo le urla e i lamenti si facevano più intensi e il cigolio dei suoi passi sul legno polveroso la faceva rabbrividire. Paura pura, paralizzante come solo un sentimento così incontrollabile ed umano può essere. Quelle grida le bloccavano il respiro, mentre un sudore gelido le cerchiava la fronte. Giunse alla porta. Da uno spiraglio intravide i corpi maciullati, un pavimento di carne e sangue. Nell’ombra la sagoma di un uomo che infieriva sul corpo agonizzante di un cane con un’accetta. Sara si strozzò un grido in gola e in quell’istante l’uomo si voltò. Aveva un chiodo conficcato nella testa: era morto. Fece un passo verso di lei alzando l’accetta e Sara si svegliò tremante.
Fuori il temporale imperversava, il vento urlava come quegli uomini che lo zombie massacrava. Era in un bagno di sudore.

Tirò un respiro profondo e si sentì pervasa da quel senso di sollievo che si prova solo dopo essersi svegliati da un incubo come quello. Col cuore ancora pesante appoggiò la testa al cuscino e allungò il braccio oltre il bordo del letto. Sentì il respiro umido e rassicurante del suo cane. Si nascondeva sempre sotto il suo letto durante i temporali. Le leccò la mano e Sara si tranquillizzò e si rimise a dormire.
All’improvviso un rumore la fece trasalire.
Decise di scendere per controllare che nulla si fosse rotto e pensò di approfittarne per bere un po’ d’acqua. Odiava stare in quella grande casa sola durante i temporali.
Varcò la soglia della veranda e inciampò in qualcosa di duro che rotolò. Guardò a terra: era un cranio umano. Sul pavimento, tra ossa e sangue, il corpo dilaniato del suo cane. Sul muro una scritta: non solo i cani leccano le mani.

Giulia Tirabassi

Mi chiamo Giulia Tirabassi, sono nata a Parma il 20 luglio 1985 e vivo qui tutt’ora. Mi sono diplomata al liceo linguistico G. Marconi di Parma ed ho proseguito gli studi in ambito linguistico laureandomi a febbraio 2009 in Lingue e Culture Europee presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Modena. Nel 2007 ho partecipato e vinto il primo premio al Concorso D’arti sezione scrittura “Un fiume di emozioni” (progetto “Abitanti, Autori, Attori”, bando INFEA - CEA 2007) con il racconto “Il Fiule”, ma non ho mai pubblicato nulla. Attualmente sono iscritta alla Laurea Magistrale in Lingue per la Promozione di Attività Culturali sempre presso l’Università di Modena.