Stria

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

Adamo strinse il lungo spiedo di ferro con la destra e guardò la sala buia; scrutò le ombre del tavolo e dell’amadia in fondo alla stanza. Non c’era nessuno. Le braci nel camino erano fredde. Si strinse nella giubba e tornò a sedere.
Immaginò sua moglie Mariella immobile nel letto al piano di sopra, incapace di addormentarsi. Non trovava pace da quando aveva sorpreso quell’enorme gatta nera accovacciata sul petto del piccolo Francesco, per rubargli il respiro. Non era quindi la polmonite che costringeva loro figlio da mesi a letto. Quelle maledette! Avevano in dote i poteri dell’inferno ed erano tanto spietate da uccidere il bambino. Mariella era terrorizzata.
Ma adesso basta. Porte e finestre erano sprangate e protette dal sale. Avrebbe vegliato al camino ogni notte, se serviva.

Voleva rimanere vigile, ma gli occhi si chiusero da soli.
Si svegliò nell’udire suo figlio piangere. Saltò su brandendo lo spiedo, distinse nell’oscurità la sagoma di una donna e scattò in avanti.
«Stria!» urlò. Quella trasalì e provò a scappare, ma cadde faccia a terra. Adamo le piantò lo spiedo in mezzo alle scapole, con violenza tale da inchiodarla al pavimento.
Indietreggiò, raggiunse il tavolo. Maneggiò la lampada e fece luce. Tornò dalla strega, mise i piedi dentro al cerchio nero tracciato dal sangue ed estrasse lo spiedo. «Sei morta, dannata». Si segnò tre volte, prese il corpo per le spalle e lo girò.
Si sentì gelare riconoscendo a stento i lineamenti di Mariella: gli occhi spalancati e la bocca aperta in un urlo muto. Rimase lì, a fissarla.
La teneva ancora tra le braccia quando gli parve di udire qualcuno, di sopra. Dei passi scalzi, forse, seguiti da un miagolio roco. Allora, Adamo conobbe la paura, quella che paralizza muscoli e pensieri. Poi il pianto di Francesco soffocò nel silenzio.

Paolo Di Pierdomenico

Sono nato nel 1977 nella provincia di Teramo. Da sempre mi dedico alla lettura, in particolare di storie d'avventura, gialli, horror, fantasy e fantascienza. La mia passione per il gioco di ruolo mi ha portato alle scrittura di avventure e scenari fantasy, e solo recentemente ho iniziato a scrivere racconti. Nel tempo che resta sono un informatico presso una nota azienda di software italiana.