La voce

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

Rumori. Lievi, furtivi, nascosti.
“Sono nella tua testa” gli dice la voce.
La cantina è buia, umida e fredda.
Oggetti di vario tipo sono abbandonati lungo i muri, consumati dal cancro del tempo.
Fa fatica a vedere, la piccola lampadina appesa al soffitto getta solo un piccolo cono di luce fioca intorno a lui. Oltre c’è il buio. E’ da lì che vengono i rumori.
La voce gli dice di ignorarli, ha un lavoro da fare.
“Non ti distrarre” gli sussurra quando scruta nelle tenebre che ammorbano la cantina.
Ora c’è un odore diverso nell’aria viziata. Non è quello della polvere, nemmeno quello del sangue che imbratta il tavolo sul quale sta lavorando. E’ qualcos’altro che gli striscia nelle narici.
Si guarda intorno, ma il buio oltre la luce è impenetrabile, eppure i rumori vengono da lì. Ora sono più forti, più vicini.
“Non fermarti” insiste la voce. Nella sua mente gli pare che un dito indichi il lavoro incompleto.

Abbassa lo sguardo sul corpo orrendamente mutilato della ragazza disteso inerte sul tavolo.
Il sangue ha formato una pozzanghera nella quale sguazzano i suoi piedi.
Guarda quegli occhi azzurri senza più luce dentro che lo fissano dalla testa infilzata su di un picchetto appuntito.
Non ricorda quante ne ha uccise e sepolte in quella cantina. Non importa.
Lui le ama, tutte. E loro amano lui. Lo sa, glielo ha detto la voce.
Guarda ancora la testa della ragazza sorridendole. C’è amore in quel sorriso. Anche la bocca di lei sorride.
Mani putrescenti escono dal buio afferrandogli le spalle.
Si divincola, corre verso la scala uscendo dalla luce.
“Forse ci riesco” pensa affannandosi con la serratura della porta, mentre da sotto le dita gelide e fradice di tante ragazze gli artigliano le gambe trascinandolo nel buio.
“Resta con noi” gli mormorano.

Luca Barezzi

Sono nato a parma il 5 maggio 1968 sono sposato e ho un bimba di 2 anni, ho sempre avuto la passione per la lettura e la scrittura, ma per quanto rigurada quest'ultima, solo ultimamente mi ci sto dedicando assiduamente.