La mia mamma

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

Papà mi dice che la mia mamma è andata in cielo e che ieri durante la festa per la sua partenza, tutti si sono messi a piangere e urlare per la contentezza.
La nonna Ada mi ha detto che ora la mamma è in Paradiso, che è felice e sta bene, e che un giorno tutti quanti andremo lì.
Io però so che non è così. La mamma, infatti, proprio ieri è stata messa sotto terra.
Quindi non so come fa a stare contemporaneamente in cielo e sotto terra.
Papà mio mi vuole un bene dell’anima. E anche io voglio bene a lui.
Non lo vedo tutti i giorni ma comunque, quando viene a trovarmi, me lo dimostra.
Ora che la mamma è partita per incontrare Gesù, mi è più vicino di prima.
Ieri pomeriggio, dopo la festa a casa e poi quella in chiesa, sono andata con lui e con i nonni al camposanto, lì dove ci sono tutti quelli che vanno in cielo, così come mi ha detto la maestra Lina.
E’ la prima volta che ci vado. Mamma e papà non mi ci hanno mai voluto portare prima.

Forse perché sono troppo piccola.
Ho sei anni, certo, ma capisco quando una persona muore e non c’è più.
L’hanno messa sotto terra, la mia mamma.
C’erano tantissimi fiori colorati e grandissime candele rosse.
E poi c’erano tante persone venute per salutarla.
Papà mi ha detto che ora che la mamma non c’è più devo fare la brava, devo ubbidire ai nonni e non fare capricci, altrimenti lui e la mamma si arrabbiano.
Poi ha aggiunto: “Ti voglio bene, angelo mio”, prima di sparire all’improvviso, come fa tutte le volte, il mio papà.
Anch’io gliene voglio... tantissimissimissimo.

 

L’hanno sepolta accanto alla foto di papà, la mia mamma.

Carmine Cantile