Il contratto

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

Ero braccato, la polizia mi stava inseguendo, sentivo in bocca il sapore dolciastro dell’adrenalina, nelle orecchie rimbombava il tonfo della mia corsa, non ci pensai due volte ad entrare in quel palazzo in costruzione. Mi rifugiai in una stanza all’ultimo piano e con grande sorpresa era completamente arredata, tutti i mobili erano bianchi e su un'enorme poltrona c’era lui, con un impeccabile abito nero.
Si presentò subito, con voce suadente: “Sono Lucifero... è tanto che volevo parlarti di persona”, rimasi pietrificato per lo shock. “Vuoi la mia anima? Mi proponi il solito contratto?” dissi.
“Io non compro ciò che è già mio”, rispose, “ogni tuo pensiero, azione o desiderio sono stati un lungo cammino verso di me... ricordi il gioelliere che ha reagito durante la rapina oppure la bambina con cui hai giocato? Queste cose sono parte di un percorso che ti ha portato qui, ed ora mi appartieni”. ”Allora cosa vuoi?” ”Aiutarti, quando uscirai da qui sarai libero, i tuoi inseguitori avranno perso le tue tracce, in cambio, da adesso in poi, mi servirai anche in questa vita e per questo sarai adeguatamente ricompensato”. “Accetto” fu la mia risposta.

Da allora ho agito molte volte dietro sua richiesta, un emissario compariva all’improvviso indicandomi cosa fare, a volte appariva in forme umana, altre volte in forme che non ho potuto comprendere; ho commesso le atrocità più incredibili, sicuro che mai mi avrebbero preso, ed in cambio ho avuto una vita ricca e agiata.
Adesso sono qui, in questo luogo che non ha spazio e non ha tempo, un luogo dove non c’è felicità ma solo dolore, mi rendo conto solo ora di quanto è atroce il castigo per le mia condotta: passare l’eternità ad aspettare una redenzione che non arriverà mai; ora sono nella mia ultima casa: l’inferno.

Walter Serreli

Sono nato il 25/12/1974, data magica per eccellenza, cresciuto leggendo i romanzi di King ed i racconti del Weird Tales. Poco dopo il diploma ho iniziato a lavorare in una compagnia di telecomunicazioni come impiegato, lavoro che tuttora continua e può darsi che il vero horror sia questo.