Finalmente fidanzato

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

L'avevo corteggiata invano per anni, con la mia agonia, con il mio corpo dalle cellule impazzite in attesa di lei, con la voglia di fuggire con lei dalla monotonia di tutti i giorni, via dalle fitte improvvise al pensiero di lei, via dai sogni tormentati per mancanza di lei.
Dopo anni, finalmente, potevo averla tutta per me, appartenerle, per sempre essere al suo fianco, senza più sofferenze, sospiri e lacrime.
Mi aspettava davanti al portone di casa, vestita di nero, con il suo scettro in mano. Quale brivido alla sua sola vista! Le mie gambe iniziarono a cedere e il fiato divenne corto. Regina, di nome e di fatto, con il suo incedere irresistibile e il suo gelido charme, sapeva mettere al proprio posto chiunque.
Le baciai la mano, le sue belle dita così sottili, le unghie da gran signora, simili ad artigli.
Mi indicò una Spider blu metallizzato.
Riposi in tasca le chiavi della mia utilitaria e le offrii il braccio.
“Non te la caverai con così poco, voglio tutto di te” mi sorrise tagliente.

Deglutii a fatica, capii che il passo che stavo per compiere avrebbe cambiato la mia vita.
La guardai fissa e le risposi “Sei stata la più ambita, la più ricercata ed ora non ti lascerò andare per nulla al mondo”.
Mi baciò e sentii il mio spirito affiorare, fuoriuscire da ogni poro.
Salimmo in macchina e misi in moto. Il rombo potente del motore squarciò la notte.
Un istante ed anche il mio cuore si squarciò, con i miei occhi nei suoi l’ultima cosa che vidi fu un albero nella notte.
Il giorno dopo un ragazzino sullo stesso albero scrisse:“Dopo lunga e sofferta malattia mio padre si è fidanzato con la signora Morte”.

Silvia Mantovani