Bin Laden!

Erano trascorse sei ore dall'arrivo dell'uragano.
Migliaia di persone, travolte da una dannata folata di vento, avevano abbandonato i piaceri della vita. Ora, cataste di cadaveri, affollavano le spiagge salmastre di un immenso buco d'acqua. Il sapore arido del vento, misto ad essenze chimiche, si opponeva all'ossigeno che respiravano a malapena i miei polmoni.
Dio, la luce dell'universo, avrebbe preferito probabilmente mutare le sembianze del destino, ma tutto ciò era già stato scritto. Forse in paradiso, o chissà in quale altro eden divino, l'uso di un bianchetto sarebbe tornato utile; ma si sa, il tradizionalismo è religione.
Sette sataniche pronte a scolpire i propri segni sulla croce di Cristo, messia pronti a soddisfare le richieste dei "fedeli" con degli stupidi trucchetti di magia, astrologi capitalisti in cerca di persone ricche e disperate... Chi ha pensato all'umanità? Chi ha donato la propria esistenza ad essa? Buddha, Cristo, Maometto e altri "idoli", sono stati per millenni l'epicentro della sofferenza divina reincarnata in noi; messe, rituali ci hanno cresciuto in un mondo fatto di violenza e sesso. Abbiamo frequentato scuole diverse, ma tutte ci hanno fatto conoscere il male, anche se sotto altri aspetti: Riviste pornografiche cariche di sesso esplicito, fumetti violenti e aderenti al sesso, compagni di scuola "corrosivi" e insegnanti patologicamente insane.
Quel giorno non ero sceso in spiaggia. Certo, l'acqua che fuoriusciva dalle narici e la pelle gonfia e viola dei bagnanti, mi fecero capire che era stata una buona idea non scendere. Un'anziana signora, era volata via come una gallina presa a calci e, si era schiantata in un muro fracassandosi il cranio. Una colata di sangue, denso di colore rosso scuro, pendeva da un cadavere "irrequieto". La testa era penetrata nel busto e le gambe contorte e fratturate, erano avvolte a bobina. La sabbia calda e soffice aveva ricoperto la barca a remi del bagnino e sopra di essa, giaceva un dalmata spennacchiato col ventre perforato da un remo, che lasciava intravedere un rene del tutto spappolato.
Sogno di trovarmi in una scuola. Una ragazza m'invita a baciarla, non perdo tempo. Un paesaggio lugubre e misterioso, mura sgretolate e giardini aridi. La ragazza viene uccisa; due ciccione armate di mannaia corrono su una matita, una bambola insanguinata ride e vomita le mie figurine che un tempo avevo rubato ad un mio compagno di scuola, la chiesa incorona un papa nero...
L'effetto delle sostanze disciolte nell'aria cominciavano a dare i primi segni di vita.
Mi avvicinai ad un centro commerciale. Le vetrine, adornate da manifesti con sopra scritto "saldi", abbellivano la cittadina lugubre e deserta. Il postino era appeso ad un cavo elettrico e il suo corpo era divenuto una torcia. La sua borsa era arrivata in cima ad un albero secolare, ancora intatto.
Perché non ero andato tutte le domeniche a messa? Tutto ciò non sarebbe accaduto se fossi stato più buono con me stesso e con gli altri.
Non peccare
Non commettere adulterio
Non rubare
Non bestemmiare
Se avessi sempre rispettato il prossimo e avessi seguito una vita "santa", non sarei rimasto a soffrire, sarei stato protetto da una cupola divina. Ma allora perché, vescovi, preti e altri religiosi ci avevano lasciato le penne? Forse perché la vera punizione doveva ancora venire... I cadaveri ballavano attorno a me, escrementi colavano da una finestra, il sole diventava blu... Sarei morto da schizofrenico, ma la vera sofferenza ebbe inizio quando avvenne l'incoronazione di un uomo debole ma spietato, Satana in persona: Bin Laden!
La stanza è buia, non intendo illuminarla.
Ho sognato la fine del mondo.

Giuseppe Valenti

Giuseppe Valenti, artista contemporaneo, nasce a Catania l’1 Maggio 1985. Dopo aver conseguito la maturità classica e ottenuto una qualifica informatica, comincia a dedicarsi attivamente all’arte e, dopo un’intensa adolescenza fatta di invenzioni, studi paranormali, film splatter e libri horror, non può non mancare anche la sua passione di scrivere racconti e poesie raccapriccianti. Spesso al centro di polemiche, le sue opere letterarie così come la sua arte (colma di innovazioni e spesso scandalosa), riescono sempre a traumatizzare anche i più scettici.