Effusioni

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2005 - edizione 4

“Cos’è questo posto? Dove mi hai portata? Si direbbe un’atmosfera... gotica.”
“Sì, infatti. E’ un vecchio cimitero sconsacrato.”
Melissa soffoca un urlo e si stringe a me.
“Ma sei pazzo?”
“Non c’è da aver paura” dico serafico, “i cimiteri sono i luoghi più sicuri del mondo, fidati.”
Tutto calcolato. Vecchia strategia per farsi le smorfiose senza troppa fatica: condurle di notte al vecchio camposanto abbandonato. Per la strizza ti s’incollano come cozze e ti lasciano fare. E’ matematico.
Un lampo improvviso irrompe nel cielo nero come la pece.
“Oh mio Dio! Verrà il diluvio?”
“Più tardi. Per ora c’è tempo, fidati.”
Le sbottono la camicetta. Il suo piccolo cuore batte forte, buon segno.
Un uccellaccio vola basso sulle nostre teste.
“Cacchio! Che roba è?”
“Solo un corvo.”
La sospingo a terra, la mia mano scivola dentro il reggiseno e comincio a lavorarla.
“Che fai, scemo?”
“L’amore neutralizza le cariche negative, sai? E questo posto è ancora pieno di negatività...”
Lei non protesta. Via la gonna, giù le mutandine. Mentre la bacio appassionatamente, vedo sbucare una mano scheletrica dal terreno. La ricaccio sotto con un piede, a me i morti viventi mi fanno una sega!
Le succhio i capezzoli e comincia ad emergere un cranio, ma io me ne frego. Melissa non s’accorge di nulla, geme con voluttà sotto il mio assalto.
Ecco che prendo a stantuffare come un treno, poi lei urla di piacere. Ma quale piacere, è un grido di terrore: s’è accorta d’essere osservata da orde di cadaveri appena risorti dalle tombe...
Mi sveglio di soprassalto. Dio, che razza d’incubo! Melissa però me la sono fatta per davvero: guarda come dorme nuda, l’angioletto. Ma dove siamo? Si direbbe un’atmosfera gotica. Ecco un corvo, delle croci e terra nuda dalla quale spuntano una, dieci, mille mani scheletrite...

Guido Marcelli

Magistrato, lavora a Latina. Ama leggere, andare in bicicletta e scrivere. Alcuni suoi racconti sono stati selezionati nell'ambito di concorsi letterari e quindi pubblicati nei volumi antologici “Parole di legno” (Campanotto editore, 2002), “I racconti di Sabaudia” (Baldini Castoldi Dalai, 2003) e "Il paese di Bengodi" (Edizioni Pendragon, 2004). Nel maggio del 2005 ha pubblicato una raccolta di racconti di genere fantastico ("Passeggiando tra gli scavi", ed. Traccediverse).