Il più a lungo possibile

“Sei un idiota! Sei un idiota! Sei un idiota! Ma non capisci?! Possibile che non capisci?!! E smettila di guardarmi con la faccia da culo! Sono un vampiro e allora? Non capisci cosa ti ho appena regalato?! Non è mica un film, cosa ti credi! Ora sei un’altra persona! Non dico immortale... no però, di certo vivrai qualche centinaio di anni in più, non ti beccherai malattie e non invecchierai! Ti pare poco?!! Ovvio... le ossa sono ossa e i muscoli sono muscoli, se ti rompi una gamba è rotta e basta! Però... vuoi mettere? Mi hai mai visto raffreddato? O stanco? O con il mal di testa? Mi hai mai visto stressato?! Ok, certo... avrai un altro tipo di alimentazione, te lo posso concedere... ma ti assicuro che non ne sarai scontento! Posso capire se ora ti senti strano... Ma non tirare fuori le balle delle croci... dell’aglio... o dell’acqua santa eh!? Sono cazzate da film horror!

Se non sopporterai l’aglio sarà solo perché dormire poche ore a settimana e leggere nel pensiero ti offre una vita sessuale mooolto più interessante! Ah, dimenticavo... fra qualche decina d’anni dovrai farti qualche plastica per invecchiare.... E poi scusa... credi che ti avrei morso se non fossi stato il mio migliore amico? Oppure, credi che ti saresti lasciato mordere se avessi cercato di convincerti con le buone? Magari del sangue, del metabolismo e bla bla bla...Dai su! Ora ti slego e me ne vado... Ci vediamo stasera sul tardi al London... Ciao!”
Christian rimase immobile. In silenzio. Non si era mai sentito meglio! Provava una sensazione di.... perfezione fisica! Uscì dal seminterrato. Svoltò in via Petrarca e attraversò. Non si avvide del furgone che lo travolse, spezzandogli di netto la spina dorsale. Per fortuna transitava sulle strisce pedonali e l’assicurazione avrebbe provveduto a pagare tutte le spese per mantenere in vita il suo corpo paralizzato il più a lungo possibile.

Raffaele Serafini