La mamma è sempre la mamma

- Ancora uno! Ancora uno di quei uomini che mia madre porta a casa. Mia madre era una specie di maga illusionista.-
- Arrivava sempre con un uomo nuovo ed insieme scendevano giù in cantina ristrutturata, come una taverna rustica. Passate alcune ore i passi risalenti le scale della cantina erano solo i suoi, di mia madre. E non capivo...
... Non capivo dove finivano i maschi di turno. La curiosità dei miei 8 anni mi portò spesso a scendere nella taverna ma, con grande dispiacere ho sempre trovato la stanza vuota. Era una taverna molto accogliente e calda. Un grande tappeto bordeaux copriva il pavimento grezzo di cemento. I muri erano stati modificati anni prima con delle liste di legno per rendere l'ambiente rustico. Mio padre costruì quel luogo che doveva servire a stanza di rilassamento e svago, dopo una giornata di lavoro. Divano, tv, videoregistratore, radio e un piccolo frigorifero completavano l'arredamento della taverna. Tanta fatica per niente. Dopo alcuni mesi mio padre sparì per sempre o meglio scappò con una ragazza appena maggiorenne. Puoi capire mia madre che dopo quel giorno ebbe un odio nei confronti di mio padre e dei maschi in generale che neanche ti puoi immaginare.-
-Tornando a noi Steve.-
-Tu sei il mio primo uomo. Sai una cosa? Quando ho compiuto 18 anni mia madre mi ha svelato il suo trucco magico. Come faceva sparire gli uomini. Siamo scesi in tre in cantina e in due siamo risaliti. Chi mancava all'appello? Il bel maschietto di turno. Ci siamo prima divertiti in tre e poi il divertimento era solo per noi due. Ho visto come mia madre ha messo del veleno nel vino di John e come ha tagliato a pezzi ed infine infilato nella fornace per riscaldare tutta casa.
-A proposito Steve, poco fa nel vino...

Sandro Soldi