Una mano dolce

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2005 - edizione 2

“Dottore, è sicuro che non sentirò nulla?
“Si fidi di me, mi chiamano Manodolce”
Gloria socchiuse gli occhi. Non le piaceva quel dentista, soprattutto per l’alito pesante.
Poi riconobbe che aveva ragione, non sentì nessun dolore. Era forse l’effetto dell’anestesia? A Gloria era sembrato che l’ago si fosse spinto in profondità, quasi nella gola.
“Fatto!” esclamò il dentista.
“Posso vedere” cercò di dire Gloria, ma dalla bocca non uscivano parole.
Vide la sua lingua sanguinante sul lavandino e appena prima di svenire sentì il dentista dire:
“Bene, ora sono sicuro che non griderà. Possiamo procedere con il resto”.

Paolo Perlini