Tra i morsi della fame

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2005 - edizione 2

Continuò ad avanzare carponi sul terreno. Il sotterraneo melmoso che stava percorrendo era completamente buio, ma l’oscurità non gli dava alcun fastidio.
Il silenzio venne riempito da un rumore di passi, provenienti da un punto imprecisato sopra la sua testa.
Non aveva mai udito in maniera così nitida quei suoni.
Il cuore della città pulsava freneticamente a pochi metri da lui.
Ancora qualche attimo, quindi avrebbe aperto il tombino e sarebbe uscito all’aria aperta. Per la prima volta esposto alla luce impietosa del sole.
Molti altri suoi simili l’avrebbero seguito, a poca distanza.
Non c’e’ niente di peggio della fame.

Enrico Arlandini