Tra i banchi di scuola

Avere 17 anni non sempre è facile. E' un'età difficile da attraversare... spesso quando si è adulti si ride dei problemi di quell'età. Ma non sempre va in un certo modo.
Clair freqeuntava il quarto liceo. Tutti sapevano che era immamorata persa di Jan, un suo compagno di classe, che però era già impegnato.
Clair aveva fatto di tutto per guadagnarsi prima la simpatia, poi, l'amicizia, poi la fiducia di Jan, ma non erano mai andati oltre. Infatti al di fuori della scuola Clair e Jan non si vedevano mai, e a parte qualche squillo si sentivano davvero molto raramente.
Questo faceva molto male a Clair. Lei era una persona buona e gentile, e anche molto generosa, ma ormai aveva sviluppato un odio profondo per la ragazza di Jan, Chatrine. Ma nostante ciò cercava sempre di essere buona anche con lei, e alla fine divenne sua amica.
Un giorno, nel corridoio, Clair e Chatrine si trovarono a parlare di argomenti più seri del solito. Tra una parola e l'altra Chatrine accennò a un presunto amore di Clair per Jan. Così le due ebbero un litigio terribile.
Suonata l'ora Jan venne avvisato di tutto, e ovviamente prese le parti di Chatrine.
Ad ogni buon conto quel pomeriggio, Clair mandò un messagio di scuse a entrambi.

Anche senza un vero chiarimento, sembrò che tutto fosse risolto e che Clair stesse meglio.
Qualche gionro dopo, comunque, Jan entrò a scuola come sempre. In classe, Clair mancava. Passarono le prime due ore, e la terza ora di lezione, bussarono alla porta.
Entrò la vicepreside, che disse qualcosa nell'orecchio del professore di diritto.
Il professore, rimase a occhi bassi per qualche istante. Poi comunicò alla classe che Clair aveva avuto un incidente, che purtroppo era stato mortale.
La classe rimase ammutolita, e alcune persone piansero.
Tutti i ragazzi decisero di mettere insieme dei soldi per comprare dei fiori, e dei manifesti, e il giorno dopo misero sul banco di Clair una sua foto, circondata da fiori e due o tre ceri.
Ovviamente la compagna di banco di Clair aveva cambiato posto, per motivi di buon gusto, quindi il banco di Clair, in seconda fila era lì, vuoto.

 

Durante la quinta ora, i ragazzi scesero in palestra per l'ora di ginnastica.
Chatrine chiese di andare al bagno e uscì dalla palestra tornando di sopra. Andò al bagno. Il corridoio era deserto. La bidella non c'era e tutti i ragazzi erano nelle loro rispettive classi. Tornando dal bagno, Chatrine decise di andare in classe per prendere un pacco di fazzoletti.
La classe ovviamente era vuota.
Chatrine aprì la porta e... per poco non svenne: le era sembrato di vedere Clair seduta nel suo banco, coperto di fiori. Immediatamente Chatrine si riprese, ed entrò, dandosi della stupida. Si diresse al suo banco per prendere i fazzoletti, quando la porta si chiuse. La finestra era chiusa, il vento non poteva essere stato. Con gli occhi sgranati, la ragazza si guardò intorno, ma la classe era deserta. Fece per uscire, ma davanti al banco di Clair vide una luce. Prima tenue, poi più forte, e lentamente vide la figura di Clair stessa uscire dal nulla. Chatrine voleva gridare, ma non vi riusciva.
La visione era ben poco piacevole: Lo spettro aveva due occhiaie mostruose e sangue che gli usciva dalla bocca, e la pelle grigia e piena di venature rosse.
Clair tese la mano verso Chatrine.
In quel momento entrò Jan. Forse era andato a chiamare Chatrine che era al bagno da troppo tempo. Non appena si rese conto, lui si accasciò a terra atterrito e terrorizzato contemporaneamente.
Poi facendosi coraggio chiese allo spettro:
-Che vuoi? Che vuoi da me?
-Niente- Fu la risposta.
Poi rivolta a Chatrine -Era te che io volevo, ho finto di amare lui... tutti lo credevano... ma io voglio TE e non potevo andarmene senza dirtelo.

 

Chatrine era impietrita dalla paura scioccata dalla rivelazione. All'imporvviso la lavagna si frantumò, e il rumore attirò la bidella, poco lontana.
Quando la bidella entrò, trovò solo Jan con un pezzo di lavagna conficcato nella spalla. Non era mortale, ma il ragazzo aveva perso i sensi. Chatrine invece teneva gli occhi fissi sul pavimento.

 

Quella notte, e per molte notti seguenti, Chatrine sognò Clair, finchè prese ad andare a trovarla al cimitero. Ogni settimana.
Ora Clair riposava in pace. La persona che amava, finalmente la stava ricambiando.

Fabrizio Ferraris