Il tizio fittizio in una notte fin troppo buia

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Era una notte fin troppo buia, quando sentii suonare il campanello. Andai ad aprire e davanti a me c’era un grande mostro con lunghi capelli blu, una faccia di cane e un coltello nella mano sinistra. Gli chiesi: “Che fai?”, e lui mi rispose: “Ti voglio mangiare!”. Chiusi la porta e corsi verso la mia stanza, mentre il mostro fuori gridava; cercavo il telefono, ma... era sparito! Tornai fuori e vidi che il mio vicino di casa aveva ucciso il mostro con un colpo di fucile, e me ne tornai a dormire pisciandomi nei pantaloni.
Ma chi era quel mostro dai lunghi capelli blu? Una proiezione del mio inconscio o mia nonna col parrucchino spelacchiato che voleva un aggiustamento di acconciatura per farsi bella con l’ultraottantenne Edoardo? Chi lo sa? Il giorno dopo ripulii il letto sporco di urina e andai dal vicino per ringraziarlo ma, orrenda visione, Edoardo era intento a sodomizzare la nonna che ululava come un lupo alla luna piena.
Così presi il fucile di Edoardo e lo sodomizzai a sua volta e... premetti pure il grilletto!
Mia nonna leccò ogni traccia di sangue con la propria lingua ringraziandomi per averlo eliminato. Tornai in camera e dopo una seduta di autoerotismo di fronte alla foto della madonna, ringraziai il Signore di avermi fatto nascere e andai da Davide che incominciò a chiedermi piu’ e piu’ volte “Che fai? Che fai? Che fai? Che fai? Che fai?...”. Avevo capito tutto!!!

Gianpaolo Lopresto

Gianpaolo Lopresto è nato a Taranto il 30/01/1986. Vive i suoi primi quattro anni di vita nella città, poi senza motivo, si trasferisce in un paesino; da quel giorno manifesta la sua lugubre fantasia e creatività con disegni e racconti apparentemente senza senso.