Mano Sinistra

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

...adorava dedicare tempo alla cura delle proprie mani: tagliare le unghie, proteggerle dalle intemperie con creme... si incantava ad osservarle, giocava a studiarne quasi morbosamente le differenze... fino a quando... ecco quanto riporta nei suoi diari sintetici:

 

15/4/2004
...ho fatto sonni agitati... mi svegliavo di continuo... sembrava che la mia mano sinistra irrequieta volesse afferrarmi...

 

19/4/2004
..appena ieri ho tagliato le unghie, ma sto notando che quelle della sinistra crescono con più rapidità, sono già incredibilmente lunghe...

 

23/4/2004
...in ufficio mi hanno chiesto cosa avessi fatto alla mano... ho inventato qualcosa senza riuscire a celare l’inevitabile imbarazzo: “niente... è un po’ più scura per un piccolo ematoma che mi sono procurato...”.

26/4/2004
...notte da incubo! ho sognato che la mia mano sinistra si staccava dal corpo e si muoveva velocemente intorno a me con grande agilità... non riuscivo a controllarla... non so come spiegare... mi sono svegliato pieno di graffi...

 

28/4/2004
...la differenza fra la destra e la sinistra è ormai mostruosamente evidente... sono costretto a tagliare le unghie anche più volte al giorno.. crescono come artigli d’acciaio... e poi è sempre più scura e villosa... dovrò nasconderla con un guanto...

 

30/4/2004
...stanotte la mano è scattata, disubbidendo ad ogni mio tentativo di controllo, mi ha lacerato la spalla destra... a stento sono riuscito a staccarla dalle mie carni... dio solo sa le ragioni del terribile destino che incombe su di me...

 

31/10/2004
...lei lì mentre scrivo...sembra quasi gelosa del buon rapporto che ho con la destra... mi guarda, non posso sfuggirle... perché lei fa parte del mio corpo.. del mio corp....

 

...urla prolungate e lancinanti, mentre l’indice e il medio di quella mano si fanno strada attraverso i globi oculari fino al cervello... poi solo quel silenzio quasi metafisico che segna la tranquillità dopo lunghe e “sinistre” agonie...

Amedeo Gaggiolo