Lylium

- Se devo pensare all'amore, penso a quel ragazzo che tutte le mattine viene a prendere i lylium - disse Abram seduto sul portico della sua casa di montagna - Ogni mattina lo vedo scendere le rampe del palazzo di fronte al mio negozio, come se avesse le ali, ci impiega quindici secondi -
- Beh in effetti a quella velocità, deve essere ben innamorato - rispose Mike sorridendo - anche io da giovane correvo così per le ragazze -
- Non è solo quello, ha un'espressione beata, di chi, non può far a meno di amare e di amare follemente, lo vedo entrare nel negozio sempre col solito sorriso piacevole, confortevole, è ben vestito sempre, e ti guarda come se ti volesse trasmettere un po' di felicità e ti giuro tutte le mattine ci riesce, dopo di che mi paga i lylium, non dice nulla e va via correndo -
Mike scrutò l'orizzonte ormai stava per fare buio, ma erano ancora visibili le ultime striature rosate del tramonto - Quella ragazza deve far miracoli allora -
- Lo penso anch'io, o almeno lo pensavo, finchè mi sono detto che c'era qualcosa che non andava - disse Abram.
- In che senso, non vedo cose sbagliate in una storia così, anzi - aggiunse Mike posando la sua pipa, sul tavolo di betulla, fatto dall'amico ben venti anni prima.
- Mi sono incuriosito perchè la scena mi sembrava di riviverla tutte le mattine, e lui tutte le sante mattine era uguale a quella precedente, i soldi sono gli stessi otto dollari e cinquanta, cinque in carta e tre e cinquanta in moneta. I vestiti uguali, l'acconciatura uguale -
Mike si fermò e lo guardò, aggiungendo - Ma... come mai? -
- Le prime volte non ci ho fatto caso, dopo pensavo di sbagliarmi ma l'ho osservato e ci ho fatto caso, era incredibile ma era così, gli ho fatto una domanda ma lui mi sorrideva e basta -
Una parte del liquore sul tavolo di betulla finì nel bicchiere di Mike che l'assaporò senza dire nulla.

- Così ho deciso di seguirlo, un giorno ho preso e l'ho seguito -
- E cosa hai scoperto? -
- Il primo giorno l'ho perso per quanto correva, ma il giorno dopo l'ho seguito in macchina, non ho più il fisico di una volta per fare tutta quella strada a piedi.... - Mike rise - Eh già, siamo roba vecchia ormai -
- Comunque, arrivò alla scoglierà... - Mike lo bloccò - La scogliera di Roverdale? Quella dove c'è il vecchio faro abbandonato? -
- Sì, proprio quella. C'era una ragazza bellissima ad aspettarlo sai? Era vestita in bianco e aveva dei capelli neri lunghi, la carnagione era chiara, ma non la vedevo bene, ma sembrava bellissima - Il sole era tramontato e gli uccelli non cinguettavano più presso la casa di Abram.
- Lui si inginocchiò, le porse i lylium, lei li prese. Io ero nascosto dietro una siepe folta, di quelle che danno quelle bacche rosse amare -
Mike lo incalzò - Maledizione, continua...! -
- Sembrava una scena così bella, una dichiarazione d'amore o probabilmente un matrimonio, non saprei non sentivo anche se la scena sembrava afona... lei lo carezzò sulla testa e lo spinse dalla scogliera... -
Mike era a bocca aperta.
- Il sangue mi si è gelato nelle vene, devi credermi Mike, totalmente gelato... Sono corso fuori dalla siepe urlando, ero arrabbiato con quella ragazza, non so cosa avrei potuto fare, quel ragazzo era come un mio amico, aveva comprato i fiori da me per quasi un mese. E poi era innamorato, e io l'ho visto in faccia so che era innamorato e lei l'aveva tradito mortalmente! -
- Che cosa è successo quando hai raggiunto lei? -
- Niente -
- Come niente? - Mike disse incuriosito.
- Non lo so, so solo che lei è svanita mentre la raggiungevo -
Mike non disse nulla, allora Abram si alzò prese un po' di liquore e aggiunse - E' un bravo ragazzo quello, tutte le mattine continua a comprarmi i lylium,e se devo parlare d'amore, penso al suo viso e so che vuol dire amare -

Cesare Coticoni