Athena

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

- Io devo andare.
- Lo so. Sei un vigliacco.
- Ma perché fai così? Sai che ti amo ancora.
- E tu sai che ora non puoi amare solo me.
- Ho dei problemi da risolvere…
- Anch’io. Ho un problema. Ma poi perché chiamarlo problema. Non si parla di solito di miracolo? Comunque stai tranquillo, sapremo badare a noi. Tu pensa a riposarti, si vede che non stai bene, povero caro!
- Che fai, adesso mi prendi in giro?
-  Ma no, mi sono accorta subito che c’è qualcosa che non va. Quel bitorzolo sulla nuca, per esempio. Sarà sicuramente lo stress!
- Quale bitorzolo? Dove?
- Proprio lassù! Sembra stia crescendo…
- AAAHHH!

- Fa male? È rosso come un peperone…
- La testa… la sento così pesante…
- Dai, quante storie per un’emicrania… guarda invece il mio pancino, sembra si stia sgonfiando, incredibile!
- Perché non fai niente? La testa! È come se si stesse spaccando!
- Che linea, sto tornando sottile come qualche mese fa!
- C’è qualcosa nel mio cranio…
- No, non credo…
- …che vuole uscire!
- …forse è qualcuno. Ma sì, è l’amore che vuole venire alla luce! Il nostro amore!
- AAAHHH!
- Liberalo! È toccata a te questa genesi! L’avevo detto che era un miracolo, è sempre un miracolo!
- Aiutami, ti prego, sto esplodendo! Aiutami… aiut…
- È proprio un miracolo. Che ogni giorno si rinnova. Il miracolo della vita… Mi ascolti? Mi stai ascoltando? Ma certo, sarai stanchissimo, amore mio, cerca di riposare, ora. Di lei mi occuperò io.

Alessio Castellani