The channel

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

L'uomo pigiò il tasto del telecomando e sullo schermo comparve la schermata del menù satellitare. Una scritta consigliava di procedere con la ricerca automatica dei canali. L'uomo mosse il cursore su yes e premette ok. L'operazione richiese pochi minuti. Terminata la procedura mosse il cursore su esc e pigiando nuovamente ok uscì dal menù... finalmente i canali erano sintonizzati. L'uomo ammirava con soddisfazione la lista, ogni funzione sembrava normale e tutti i canali erano presenti. Solo uno di questi non sembrava aver ricevuto la sintonia, il canale 133 appariva privo di dicitura: si trattava di un errore nella procedura? L'uomo digitò 133, premette ok e attese.
Improvvisamente sullo schermo comparvero strane immagini. Sembravano riprese da una telecamera amatoriale ed avevano l'aspetto d'immagini datate, certamente girate molti anni addietro e mostravano una sala operatoria dove una donna era in procinto di partorire.

< Mio Dio, non può essere, ma quella donna ...>, l'uomo rimase inebetito da ciò che stava osservando. Le immagini del filmato iniziarono a scorrere sempre più veloci, mentre in un angolo dello schermo una sorta di cronometro entrò in funzione... 0, 1, 2, 3, 4 sempre più veloce. Quel bambino cresceva, 8, 9, 10, ed ogni istante della sua vita era ripreso da quella misteriosa telecamera. L'uomo iniziò ad ansimare < non posso essere io, è folle che quello sia io!>. Ogni tentativo di spegnere il televisore si rivelò vano. Immagini e cronometro correvano senza sosta, 33, 34, 40...
Poi tutto si arrestò e l'uomo rimase a fissare ciò che appariva in televisione... la sua immagine riflessa nello schermo, la figura angosciante di un uomo colto da infarto!
Il cadavere fu rivenuto la mattina seguente. Le sue fredde mani serravano ancora il telecomando, mentre nello schermo del televisore baluginava un catodico messaggio: the channel assenza di segnale.

Simone Conti