Da settembre

Ed eccomi di nuovo qui davanti al mio portone, “sono tornato gente! “
Vorrei mettermi a gridare, ma non c’è ancora nessuno non sono ancora tornati, tranne lui, lo sento, di nuovo, lui non è manco partito, lo so, è rimasto qui, il nuovo vicino, il nuovo vicino che non si vede mai, ma si sente cazzo se si sente!
Mi viene voglia di ritornare in Irlanda, ma non posso, devo lavorare, devo vivere, qui.
Pensavo che a Settembre tutti pensino che sia un mese dedicato alle decisioni, da Settembre cambio macchina... Da Settembre chiedo l’aumento... Da Settembre cominciò ad andare in piscina... In palestra... Sport... Una dieta... Da Settembre mi taglio i capelli e cambio look... Basta...
Io ho un “Da Settembre “ in più.
Un tantino più urgente.
Non voglio riprendere a farmi martoriare la testa da quel pazzo sono ormai quasi due mesi che quello nuovo, da quando è arrivato, continua con quel cazzo di trapano... Infatti sono le 19,30 e lui si è messo a trapanare, lo fa sempre cazzo... ho fatto quasi un mese di vacanza apposta con la speranza che finisse di fare i suoi lavori, capisco che quando si cambia casa bisogna fare i lavori... Non so che pensare, cazzo avrà finito di fare i buchi e attaccare quadri o mettere o mensole o chissà che altro... Non capisco, ogni giorno si metteva a trapanare un mese fa e lo fa ancora adesso...

Mi viene in mente che potrebbe essere uno scultore che usa il trapano? Bah... Il fatto è che non può andare avanti così... A Settembre chiamo l’amministratore e vediamo, solo che quello stronzo se ne starà in vacanza a godersi i soldi degli ultimi lavori di facciata di quest’anno, qualcosa si è imboscato di sicuro, e vai alle Bahamas.... Stronzo...
E a questo pazzoide che non si vede mai andare in giro? Che cacchio gli dico... Beh si mi sa tanto che dovrò andare su a dirgli qualcosa, è arrivato il momento di dare ragione ad uno dei miei “ da Settembre.”
L’ultima volta prima di partire mi ha chiuso la porta in faccia dicendomi che non poteva aprirmi e che non potevo vedere...
Non appena entro in casa appoggio le valigie e salgo a dirgliene quattro, m’incazzo chiamo la polizia, faccio qualcosa... E poi devo vedere che cosa sta facendo... Ormai sono pure curioso.

 

Una delle notizie della cronaca milanese comparsa su tutti i giornali la mattina del 29 Agosto del 1990.

 

“Trovati due ragazzi in uno stabile nella zona bene della città morti in una pozza di sangue, a trovarli fu la portinaia mentre faceva le pulizie nello stabile, dopo avere avuto un malore la donna chiamò la polizia. Gli agenti si trovarono davanti ad una scena raccapricciante, sembrerebbe che i due ragazzi abbiano avuto una discussione e che poi siano arrivati alle mani, ma sfortunatamente l’inquilino del piano superiore aveva un trapano in mano e decise di usarlo contro il vicino del piano di sotto.
76 colpi di trapano sono stati inferti al viso del malcapitato che probabilmente si era lamentato per il rumore.
Poi il trapanatore decide di usare la stesa arma contro se stesso bucandosi gli occhi.
I poliziotti si ritrovarono davanti a quella scena di sangue e ne furono sgomenti, ma furono ancora più sgomenti nel vedere dentro la casa che su tutti i muri erano stati fatti i ritratti del ragazzo del piano di sotto con i buchi del trapano, erano volti perfetti delle opere d’arte, il volto di quel ragazzo ora sfigurato dentro una pozza di sangue.

 

Uno degli agenti trovò anche un biglietto sull’uscio di casa e sul biglietto di casa c’era scritto:

 

“Ti amo Marco...Ho deciso che a Settembre te lo dirò...”

Ivano Cipollina