C'è un paese nella valle

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Tutte le sere si ripeteva il rituale. Cercavo di allungare la sera, per non approdare alla notte. Come le altre volte si sarebbe prensentato. Vero, crudo, spietato. Odiavo le ore che dovevo concedere al sonno. Odiavo le ore di buio, non godevo di quelle di luce, perché preparatorie.
Sapevo che la mia volontà non contava. Sapevo che si sarebbe presentato puntuale, per scuotermi il cervello.
Era un uomo, vecchio ma ancora forte. Aveva capelli rossi, un viso segnato, e stringeva nella mano un uccellino.
Mostarava i denti, ma non era un sorriso. Con una mano faceva segno di avvicinarmi. Io ero scalzo. Giacca, cravatta e scalzo. La scena scorreva vicino al mare. Io mi arrampicavo su una barca rovesciata. Non riuscivo a salirci sopra. Scivolavo, e l’uomo mostrava i denti, ma non era un sorriso. Poi la scena cambiava. Un terrazzo, in campagna, l’uomo, l’uccellino stretto nella mano, io avevo sete e chiedevo da bere.

Un po’ dacqua, per favore, imploravo. La risposta, un suono di sofferenza dell’animale.
Il mio carnefice, di colpo, cominciava a cantare, sempre la stessa nenia, ossessivamente, tutte le notti.
‘C’è un paese nella valle, vieni e gioca bel bambino, tu sei solo nella valle, tu sei l’unico bambino…‘ Avevo paura. Intorno a me solo adulti. Vecchie donne, giovani maturi, uomini fatti, nessun bambino.
Un po’ dacqua, per favore, imploravo. E la nenia ricominciva.
‘C’è un paese nella valle…’
Ho sete per favore, ho sete, voglio bere. Quando la mia disperazione era al massimo, scoppiavo a piangere. L’uomo si avvicinava, alzava un braccio, stringeva più forte l’uccellino, e il sangue cominciava a sgorgare dalla sua mano.
Bevi, bevi... Mi svegliavo così, con le labbra spaccate dai morsi e la bocca sporca di sengue. Tutte le notti, da trentadue anni.

Raffaele Galiero

Galiero Raffaele, nato a Napoli il 31/01/1949. Mi occupo di informatica dal 1973, e mi piace scrivere. Volevo un hobby per i noiosi giorni della pensione, credo che dovrò aspettare ancora molto per poterlo fare. Grazie Presidente. Premi , segnalazioni, menzioni:
2002 IV class. 3° Concorso Nazionale di Poesia Trofeo ‘ Bella Partenope’ poesia dialetto napoletano con “Chiove “ -  IV class. ‘ Premio Internazionale Città di Sarno ‘ poesia dialetto napoletano con “ Felicità “
2003 Segnalazione ‘ Concorso Nazionale di Poesia Città di Sant’Anastasia ‘ poesia dialetto napoletano con “ ‘A jurnate ‘e Bastiano “ - I class. ‘ I Brevissimi di Energheia Premio Domenico Bia ‘ racconto “ La collana di   corallo, rossa.” - II class. ‘ Premio Campania ‘ poesia dialetto napoletano con “ ‘A buscia “ - Menzione d’onore ‘ Premio G. Bufalino ‘ racconto “ Lacrime di sale “ - Segnalazione 4° Concorso Nazionale di Poesia Trofeo ‘ Bella Partenope’ poesia dialetto napoletano con “Luntananza “ -  II class. Premio internazionale di poesia "Delia-Città di Bova Marina" con la traduzione in napoletano del ‘ V Carme di Catullo ‘