Mostri dallo spazio profondo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Un paesaggio tetro, sinistro. Case immerse nell'oscurità, e piccole lucine del traffico in lontananza.
E' notte fonda, lungo tutta la città. Il cielo è nerissimo, oltre il normale, senza stelle e senza luna.
Ed ecco il cimitero, apparentemente senza un cancello d'entrata. Lapidi grigie e diversi alberi secchi fanno da cornice al terrificante paesaggio. Una cripta, dietro alla quale un'ombra sembra muoversi cadenzata. Un'altra sembra nascere dal buio, con occhi fissi nel vuoto.

Poi, improvvisamente, tutto succede. Un lampo, un forte lampo accecante accompagnato da un frastuono tremendo solca lo spazio circostante. Gli innocenti che vi assistono si buttano a terra in preda al panico e allo sgomento. Qualcuno non riesce a focalizzare il disco volante argenteo che sta sorvolando la città.
Altri, neanche il filo sottile che lo tiene appeso.
- Buona! - disse Edward Wood Jr. mostrando alla troupe i baffetti neri, mossi in un sorriso confortante. - In stampa! -

Mirko Paganelli