Dialogo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

M-“Perché l’hai fatto?”
N-“Non lo so, forse ne avevo solo voglia”
M-“Cosa hai provato di preciso?”
N-“Liberazione, ma e’ accaduto in fretta… sì e’ accaduto tutto troppo in fretta.”
M-“Non dovevi, tu ne eri responsabile, potrebbero arrestarti e finirai i tuoi giorni in carcere, lo sai vero?”
N- “Sì, lo so, ma non e’ questo che temo.”
M-“Cosa temi allora?”
N-“Temo di non poterne fare più a meno, io…”
M-“Continua, coraggio!”
N-“Si, mi e’ piaciuto farlo, lo ammetto, lei mi torturava con le sue ossessioni, i suoi pianti, le sue manine… le sue piccole manine erano la cosa che mi dava più fastidio, l’ho dovuto fare, capisci?”
M-“Manine?”
N-“Sì, manine, mi toccava sempre durante il sonno con quelle luride, piccole manine, e' stata la prima cosa che ho reciso.”
M-“Cristo! Non puoi averlo fatto!”

N-“Controlla pure, e’ ancora sul suo lettino”
Rumore di passi in sottofondo. Una porta si apre, poi si richiude di botto. Nuovamente passi in avvicinamento.
M-“Dio mio, sei un mostro!”
N-“Sì forse hai ragione… ma tu, tu mi hai insegnato, tu sei stata il mio esempio”
M-“Non dire sciocchezze, non l’ho mai fatto senza una ragione, Dio è stato sempre la mia ragione e poi quella creatura... così piccola, così indifesa”
N-“Già, ma che importa, tu mi hai insegnato ad uccidere, tu Mamma!”
M-“Quelli a cui l’ho fatto se lo meritavano, erano sbagliati, Iddio non avrebbe voluto la loro nascita, Norman”
N-“Solo perché erano donne? Solo perché forse avrei potuto innamorarmi di loro?”
M-“Innamorarti?! Non dire sciocchezze, Norman, tutto ciò di cui hai bisogno sono io, la tua mamma, la tua casa, il Bates Motel… nient’altro. Vieni ora prendi la pala, metteremo tua figlia insieme agli altri.”
“Sì, mamma arrivo”
-Dissolvenza-

Ivan Iurato

Sono nato nel 1976 a Comiso, città del ben noto scrittore Bufalino (che è stato per me un esempio, anche se non scrive horror, mio genere prediletto). Ho frequentato il liceo scientifico della mia cità' e frequento tutt'ora la facolta di scienza politiche di Catania (prossimo alla laurea, si spera.) Scrivo da sempre, solo per me e per pochi altri, ho deciso ora di provare a far leggere la mia produzione ad un pubblico più vasto.