Il mendicante

Freddo. È questa l'unica impressione, l'unica sensazione che penetra la sua coscienza. Tutto il resto rimbalza all'indietro.
Oppure no, non del tutto. C'è qualcos'altro... Qualcosa che all'inizio le sembra estraneo. Era da tanto che non ne avvertiva più la presenza: da almeno un decennio.
Si risveglia con uno scossone e si appoggia con una mano al muro, per poi mettersi in posizione accucciata. Le sue dita, che spuntano da guanti bucati, sono blu per il gelo, ma lei non percepisce più le fitte lancinanti. Anche le ginocchia non le sente più, mentre va rialzandosi pian piano.
Ha un lieve senso di smarrimento, ma il muro le si offre come sostegno. Insieme alla sensazione che l'ha destata.
Si mette a origliare la notte. Ecco: dei passi sulla neve. Sebbene dieci anni fa abbia perduto il bene della vista, Annetta Occhiovelato possiede un udito talmente sviluppato da riuscire a riconoscere la camminata di un poliziotto a venti metri di distanza. Ma non è quel tipo di passi ad averla risvegliata...
Lei, Annetta Occhiovelato, incapace di vedere la luna, riesce a vedere invece il calore di un corpo umano. Così come, nei giorni d'estate, è in grado di vedere il sole attraverso le palpebre abbassate.
Calore: questo è tutto ciò cui lei riesce a pensare. Il calore significa vita, e Annetta Occhiovelato non ha affatto intenzione di dire addio al mondo già questo inverno.
Non sa ancora bene quali intenzioni abbia mentre, vacillando, prende a seguire quell'incandescenza rossa; si sente quasi come una tignuola che, senza senso e senza ragione, svolazza dietro a una luce.
Ma, quando si è talmente avvicinata all'incandescenza da riuscire a riconoscere l'intenso profumo femminile, è sicura di sapere ciò che vuole.
La stretta delle sue dita ghiacciate fa sussultare la donna.
'Dammi il tuo cappotto! Il tuo cappotto! Dammelo!'
Le sue dita sono artigli che si agganciano alle tasche del ricco capo di cashmir.
'Mi lasci stare! Ehi, mi sente?' si lamenta la donna, cercando di districarsi.
Annetta Occhiovelato avverte come la donna vada vieppiù riscaldandosi mentre dice quelle cose, vede il caldo trapelarle attraverso i vestiti.
'Voglio il tuo cappotto!' Tira con tutta la sua forza e alcuni bottoni si staccano. La donna grida indignata e già un istante dopo Annetta Occhiovelato si avvolge nella stoffa preziosa e in un più prezioso tepore.

'Ladra! Criminale!' litania la donna a squarciagola, e Annetta Occhiovelato solleva il capo ed è lì lì per replicarle: 'Chiudi la bocca, gallina!' Invece, nasconde il suo volto dietro a un braccio, a causa delle intense ondate di calore emanate da lei. È così vitale e calda...
'Chiamo la polizia, ladra che non è altro!' strilla la donna. 'La denuncio!' e volge la schiena ad Annetta Occhiovelato per marciare, tremante di freddo e di rabbia, verso casa, dove la attende il suo uomo.
Con un balzo, Annetta Occhiovelato le salta sulla groppa.
'Il caldo è rosso, la vita è rossa, il sangue è rosso e tu sei nel fosso!' mormora questo suo nuovo motto nell'orecchio adorno di monile, prima di far scattare un rasoio arrugginito con cui le taglia la gola per poi bere tutto quel calore benefico con lunghi, avidi sorsi. Annetta Occhiovelato comincia vagamente a vedere l'incandescenza delle proprie mani, mentre la donna diventa sempre meno chiara fino a risultare invisibile: si è spenta definitivamente.
Sazia, calda e felice, la mendicante va poi ad appoggiarsi al suo solito muro.
No, Annetta Occhiovelato non ha affatto intenzione di dire addio al mondo già questo inverno. E ora sa anche come fare per riuscirci.

Christine Klotz

Nata nell'aprile del 1983 in uno sperduto lembo di terra germanica, Christine scrive da due anni e mezzo. Sta collaborando a un progetto horror multimediale e multilinguistico dell'editore italiano GHoST. Altre (poche) informazioni su di lei, insieme a una sua foto, all'indirizzo: www.dunklekunst.de/urheber/christineklotz.htm (in tedesco).