Necrolexicon: la frase

Scarica il Necrolexicon in formato pdfLa frase è costituita da una successione di parole ordinate e collegate fra loro in modo da esprimere un pensiero di senso compiuto.
L’elemento base di una frase è il verbo in quanto unica parte del discorso che da sola può formare una proposizione avendo di per sé senso compiuto es. Dorme; Lavora; Studia.
Una frase si definisce semplice se contiene un solo verbo di modo finito es. Il cane abbaia; si definisce invece complessa se contiene più voci verbali es. Se domani passi per il centro, ricordati di ritirare le foto dal fotografo.

Con lo studio della nostra grammatica impariamo che è possibile procedere all’analisi della frase, e nello specifico si distinguono:
Analisi grammaticale con la quale si realizza la scomposizione delle singole parole della frase per capire di quale parte del discorso si tratti.
Analisi logica con la quale si scompongono gruppi di parole, sempre nell’ambito di una frase, per individuarne la funzione sintattica, nello specifico dunque, si esaminano gli elementi che formano una frase, si individua la funzione che ciascuno di essi svolge nell’ambito della frase e infine si studia il rapporto logico che li tiene uniti.
Il verbo costituisce senza dubbio il pilastro di una frase e nell’analisi logica si definisce predicato; dal predicato si ricava il soggetto, cioè la persona, l’animale o la cosa che compie o subisce l’azione espressa dal verbo.
Non sempre il verbo è sufficiente a formare il predicato poiché, da solo, alcune volte, non riesce ad esprimere quanto si vuole dire a proposito del soggetto. L’insieme delle parole che con il verbo formano il predicato, si chiama gruppo verbale es. Mia sorella è più grande della tua.
Il predicato è verbale quando è costituito da un verbo di senso compiuto transitivo o intransitivo, coniugato nella forma attiva, passiva o riflessiva. Es. Marco legge; Una lettera è letta da Marco; Marco si lava.
Il predicato verbale concorda col soggetto nella persona e nel numero.
Il predicato è nominale quando è formato da una voce del verbo essere accompagnata da un aggettivo o un nome che si riferisce al soggetto e indica una qualità, una condizione, un modo di essere. Es. Mio padre è medico; La lezione è difficile.
La parte verbale cioè il verbo essere, si chiama copula, la parte non verbale, cioè l’aggettivo o il nome si chiama parte nominale o nome del predicato.

 

Nella frase come già detto in precedenza, la parola che indica la persona, l’animale o la cosa che compie o subisce l’azione espressa dal verbo è il soggetto.
Il soggetto non sempre occupa il primo posto o precede il verbo ma alcune volte può trovarsi addirittura alla fine della frase es: In quest’albero ha nidificato una civetta.
Molto spesso nelle frasi capita che il soggetto non compaia, tale assenza può essere apparente o effettiva; nel primo caso il soggetto è semplicemente sottinteso, e questo si verifica quando:
- Il soggetto della frase è un pronome personale facilmente ricavabile dal verbo es. Mangerò la pizza in un baleno - io soggetto sottinteso
- Il soggetto in un periodo è sempre lo stesso e si cercano di evitare ripetizioni inutili es. Maria si è sposata ed (Maria) è partita per l’America.
- La frase è la risposta ad una precedente domanda es. Quando si sposerà Maria? Si sposerà domani.
L’assenza del soggetto è reale quando:
- Il verbo della frase è impersonale es. Piove a dirotto.
- Il verbo della frase è usato alla terza persona plurale con valore impersonale es. Dicono che il film sia bellissimo.

 

Nell’analisi logica l’aggettivo che si unisce a un nome per qualificarlo o determinarlo meglio si chiama attributo.
L’attributo può essere un qualsiasi aggettivo e anche un participio usato come aggettivo, può riferirsi a qualunque parte nominale di una frase (soggetto, predicato verbale, complemento) e con essa concorda sempre in genere e numero.
Mio fratello lavora in banca - attributo del soggetto
Fuffi è un cane affettuoso - attributo del predicato
Ho conosciuto un uomo simpaticissimo - attributo del complemento.
Infine c’è l’apposizione che si affianca al nome per determinarlo meglio specificandone una caratteristica o una condizione. Essendo un sostantivo, ha genere e numero propri.
Il professor Rossi ha spiegato una magnifica lezione.
L’apposizione può essere semplice o composta, è semplice quando come nell’esempio precedente è formata da un solo sostantivo, è composta quando invece è formata da uno o più attributi o un complemento di specificazione es. Federica, la sorella di Marco, è un’ottima nuotatrice.

 

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Rubrica a cura di Anna Scudiero. I testi di riferimento sono: Idioma e stile di Filippo Maone edizioni A.P.E. Mursia; iIl libro di grammatica dalla regola all’uso Bonaccorsi-Spitali edizione Deagostini; Grammatica & metodo Biscazza Mandurrino Noris Sansoni per la scuola.