Resurrectum

di Gianfranco Nerozzi - pagine 461 - euro 17,50 - Dario Flaccovio Editore

Montagna Sacra, Arizona. Un team di astronomi gesuiti riceve dei segnali da una cometa: una trasmissione radio del 1939 con la voce di Hitler a un raduno nazista di massa e spirali di colore che forse celano un messaggio digitale. La formula crittografica delle proporzioni divine permette di tradurre quei segnali in un codice genetico speciale: un DNA che non sembra umano. Lo stesso rilevato nella Sacra Sindone e di cui il Vaticano non ha mai parlato. Lo stesso di una ragazzina vittima di uno stupro. Che cosa lega questo oscuro messaggio ai disegni apocalittici rinvenuti in un cimitero di neonati decapitati? Cos'è l'antico crittogramma scoperto da un prete esorcista tra le macerie di Megiddo, dove avrà luogo la battaglia finale fra il bene e il male? (Goodreads).

E' difficile etichettare in un genere "Resurrectum", quest'opera di Nerozzi è un thriller brutale a tinte fosche che però strizza l'occhio anche alle spy story, ai romanzi d'azione con complotti internazionali tra religione e politica e per ultimo, ma non meno importante, all'horror. Tra le pagine infatti spicca qualche interessante spunto orrorifico. Il romanzo è godibile e scorrevole, però "leggero"; "Genia", di cui "Resurrectum" dovrebbe essere un seguito ideale (ma funziona benissimo anche da solo) era nettamente superiore.
Mi ha fatto storcere il naso uno dei protagonisti del libro, l'ennesimo poliziotto divorziato, infelice, dalla vita tormentata... un clichè che ormai comincia a stancare. Ma questa è un'opinione personale.
Voto: 6
[Alessandro Balestra]

Incipit
Certe notti, il mostro con la faccia bianca la va a trovare. Scivola verso di lei, silenzioso come un'ombra. Le sue pupille sono uova di sangue. Rosa di robbia nel balbettio inconsulto delle ciglia.
Certe notti basta spalancare gli occhi per farlo scomparire. Dopo restano solo i battiti del cuore che pungono nel petto.
E vorrebbe gridare, buttare fuori il sapore della sua paura.