Lovecraft Museum

di Steve Rasnic Tem - pagine 90 - edizionihypnos

Sinceramente non conoscevo lo scrittore americano Steve Rasnic Tem (1950) anche se, leggendo la sua biografia, vanta un curriculum di tutto rispetto: ha vinto 4 volte il Bram Stoker Award e ha alle spalle una corposa produzione che annovera oltre 350 racconti e 6 romanzi. In Italia, a quanto ho potuto verificare, sono usciti soltanti vari racconti sparsi in antologie di fantascienza e horror. Steve Rasnic Tem è molto apprezzato da Joe Lansdale che per lui ha speso giudizi molto lusinghieri. Fra le sue influenze Steve Rasnic Tem dichiara Frank Kafka, Jorge Luis Borges, Italo Calvino, Ramsey Campbell, James Graham Ballard e gli autori surrealisti ma anche il suo amore viscerale per le arti visive: visti i nomi verrebbe quasi da pensare a un paragone con Thomas Ligotti, altro autore che cita un ricco bagaglio di letture maistream oppure, per quanto concerne un altro autore fortemente influenzato dall’arte, non si può fare a meno di menzionare Robert Aickman.
Ora grazie a Edizioni Hypnos il pubblico italiano ha l’opportunità di leggere la novella “Lovecraft Museum”, finalista nel 2016 allo Shirley Jackson Awards, nella nuova collana “Visioni”. Il titolo sicuramente è molto accattivante e riesce subito da attrarre un vecchio “lovecraftiano” come il sottoscritto che, appena legge di racconti o romanzi ispirati all’arte del “solitario di Providence” drizza le antenne. Le 2 citazioni poste in esergo sono dello stesso H.P. Lovecraft e di William S. Burroughs. La storia è incentrata su Jamie, un personaggio un po’ paranoico a cui è morta la moglie e il cui figlio Henry è scomparso dopo un viaggio fatto insieme a Londra. Jamie si rinchiude così in se stesso diventando una sorta di misantropo ed esorcizzando il suo disagio esistenziale con la narrativa “weird” grazie ad autori come M.R. James e, ovviamente, H.P. Lovecraft.

Inizia ad intrattenere anche una fitta corrrispondenza con cultori del genere e, in particolare, con un certo Clarence, che lo invita ad andare in Inghilterra a visitare il “Lovecraft Museum”, un bizzarro museo dedicato al’universo di HPL. Si reca così per la seconda volta nella sua vita a Londra con la speranza di trovare il figlio. Qui incontra Clarence, persona che, in realtà, si rivela sfuggente e per niente empatica, con cui va a visitare il Lovecraft Museum. In un’atmosfera allucinata crede di vedere il figlio scomparso in compagnia di Clarence fra le stanze del museo. Il finale, molto enigmatico e “lovecraftiano”, lo vede di ritorno sull’aereo in compagnia di seguaci di Cthulu verso un destino ignoto.
Devo dire che la prima parte di “Lovecraft Museum” non mi ha particolarmente entusiasmato, abbastanza convenzionale e un po’ noiosa. Tuttavia la descrizione del museo è davvero riuscita: sembra di assistere a un’esposizione di arte surrealista: rivivono le ambientazioni di racconti memorabili come “La maschera di Innsmouth” e le divinità create dalla fervida fantasia di HPL. lo stesso Lovecraft, pur non apprezzando quella corrente, nel suo epistolario ha detto che i suoi mostri, in effetti, non sono poi così distanti da certe “visioni” degli artisti surrealisti. Nel complesso il giudizio è quindi positivo e mi sento di consigliare “Lovecraft Museum” agli amanti del “weird” e a tutti i seguaci di Lovecraft.
Il volume si può acquistare presso il negozio online delle Edizioni Hypnos.
Voto: 7
[Cesare Buttaboni]

Incipit dall'introduzione
Le Edizioni Hypnos presentano al pubblico italiano “Lovecraft Museum” dello scrittore americano Steve Rasnic Tem: si tratta del secondo volume della nuova collana “Visioni” dedicata alla narrativa breve. Il libro è uno dei più originali e affascinanti omaggi al solitario di Providence che dovrebbe sicuramente interessare tutti i suoi appassionati. Il protagonista Jamie, uomo solitario e misantropo, farà un viaggio a Londra per visitare l’enigmatico Lovecraft Museum alla ricerca del figlio scomparso. Fra stanze surreali decorate con inquietanti immagini ”lovecraftiane” che raffigurano le divinità teratoformi prodotte dalla fervida fantasia di H.P. Lovecraft e in cui sono esposti introvabili “pseudobiblion” come il Necronomicon, Jamie si troverà ad affrontare una realtà sfuggente che lo porterà verso un destino ignoto fra i seguaci del culto di Lovecraft.