Zona Z

di Alessandro Girola - pagine 101 - euro 1,99 - Ebook

I morti si sono risvegliati e, proprio come succede nei film horror, hanno attaccato i vivi per divorarli. Un ordigno sperimentale, caduto nelle mani degli scienziati del Califfato Nero, pare essere la causa della zombie apocalypse. Gli jihadisti hanno però fatto male i conti. La loro arma si è infatti trasformata in un boomerang. Le radiazioni incautamente rilasciate hanno colpito l'intera area mediterranea, trasformando il Nord Africa e parte dell'Europa meridionale - Italia compresa - in un inferno. Tuttavia i vivi hanno vinto. Gli zombie sono stati contenuti nell'Area di Quarantena Prolungata, una wasteland che va dalle Alpi Centrali al deserto del Ciad e del Niger, dal confine tra Algeria e Marocco alla valle del fiume Giordano.
Un anno e mezzo dopo la creazione di questa enorme zona rossa, il mondo esterno fa di tutto per dimenticare e per esorcizzare la spaventosa catastrofe che l'ha colpito. Ted Kenn, giornalista del New Yorker, già vincitore di un premio Pulitzer, non vuole dimenticare.

C'è un segreto che si cela nell'Area, custodito da un eremita che ha deciso di insediarsi nel cuore del regno dei morti viventi. Kenn è intenzionato a scoprire di cosa si tratta.
Per farlo ingaggia alcuni esperti contractors, che lo scorteranno in quello che promette di essere il più importante reportage della storia umana (Amazon).
Quando si parla di zombie novel la concorrenza è spietata e per un autore che vuole ritagliarsi uno spazio dignitoso nel caos del self publishing e della piccola editoria diventa un'impresa titanica. Qualità narrativa a parte, elemento che reputo imprescindibile, è difficile sfornare una trama se non originale almeno godibile. Ma per fortuna "Zona Z" centra entrambi gli obiettivi: intrattenimento e originalità non mancano. Come lettore inoltre ho apprezzato l'onesta postfazione di Alessandro Girola che elenca quali film e libri hanno ispirato la stesura del suo testo.
I protagonisti, essenziali ma credibili, si muovono in un contesto tutto italiano, quello rurale e montano della Valtellina e della Valsassina. I morti viventi non sono una presenza "invadente" ma hanno l'inquietante fascino del vedo-non vedo, come nei migliori horror. In conclusione la riuscita atmosfera di tensione, attesa e curiosità fanno di "Zona Z" una delle migliori zombie novel che ho letto negli ultimi tempi.
Consigliatissimo!
Voto: 7,5
[Alessandro Balestra]

Incipit dall'introduzione
Zona Z nasce dalla precisa volontà di scrivere una storia di zombie diversa da quelle che stanno saturando il mercato.
Andare fuori dagli stereotipi o, meglio ancora, rimodularli per narrare qualcosa di diverso, era il mio proposito fin dal primo istante in cui ho inaugurato questo file.