Muori con me

di Karen Sander - pagine 400 - euro 12,90 - Giunti Edizioni

Edito in Italia da Giunti, uscito nelle librerie a metà aprile, questo libro è considerato in Germania, nazione di provenienza dell'autrice, un caso editoriale, con le sue 120mila copie vendute.
In effetti il romanzo è ben riuscito. Tensione, adrenalina, sospetti, intreccio di storie particolari: gli elementi di un buon thriller ci sono tutti, conditi da dialoghi ben costruiti e capitoli brevi, con vari cambi di punto di vista, a movimentare la narrazione.
Semplice ma mai banale, è questo un libro che mantiene viva l'attenzione del lettore, portandogli fin da subito a simpatia i due incaricati alle indagini, il commissario Georg Stadler e la psicologa Elisabeth “Liz” Montario, misteriosa ricercatrice specializzata in crimini seriali.

Palpabile anche la tensione tra i due, che ricorda, in un thriller con lo stile tipico degli autori nordici, il rapporto tra l'antropologa forense Temperance “Bones” Brennan e l'agente dell'FBI Seeley Booth nella serie TV “Bones”, ispirata ai romanzi della statunitense Kathy Reichs: fin dal loro primo incontro si capisce che tra loro potrebbe nascere qualcosa, nonostante gli alti e bassi del loro rapporto.
Durante le indagini i fantasmi della vita di Liz tornano alla luce, un po' alla volta, creando ulteriore tensione e dando alla psicologa un ruolo di eroina positiva, che oltre a dover cercare di risolvere il caso di un serial killer molto particolare, si ritrova a dover combattere anche contro l'oscurità del proprio passato.
Le vite di Liz e di Stadler, dei loro colleghi e collaboratori, dei loro amici e conoscenti, il caso aperto e la storia personale della psicologa si intrecciano continuamente in questo thriller adrenalinico, senza lasciare nulla al caso, fino al colpo di scena conclusivo.
Molto bello lo stratagemma iniziale del flashback riportato grazie ad articoli di giornale, con il quale si apre anche la narrazione: si passa dal 1996 al 2012 nel giro di poche righe, portando da subito il lettore a chiedersi quale collegamento possa esserci tra il caso del 1996 e quello di sedici anni dopo.
Davvero un'ottima prova per questa autrice che si è ora dedicata completamente alla scrittura dopo anni di insegnamento e traduzioni.
Il romanzo è il primo di una serie che vedrà come protagonisti il detective e la criminologa. Il seguito è già stato pubblicato in Germania e ha venduto 30mila copie in due settimane, quindi non disperate dopo averlo finito: presto arriverà anche da noi (si spera).
Voto: 8,5
[Federica Gaspari]

Incipit
20 marzo 1996
UN MORTO CARBONIZZATO AL RIFORMATORIO
LO STRANGOLATORE DI RAGAZZINE APPICCA IL FUOCO E POI SI UCCIDE
Siegburg – Ieri, a causa di un incendio, numerosi detenuti sono stati evacuati dal carcere di Siegburg. Secondo la polizia, la vittima sarebbe una, più tre feriti ricoverati in ospedale. Il fuoco, scoppiato nell'ala delle celle verso le cinque del pomeriggio, si è diffuso con una velocità impressionante in tutto l'edificio ed è stato domato soltanto dopo ore.
In base alle prime indagini, si tratterebbe di un incendio di matrice dolosa, che uno dei detenuti avrebbe appiccato nella sua cella prima di togliersi la vita.