Il cimitero della coscienza

di Verdiana Clio - pagine 359 - euro 19,00 - Kimerik

Un libro duro, forte, non mi vengono altre parole per descrivere quest’opera. Con questo libro Verdiana Clio ha voluto affrontare lo spinoso argomento dello stalking, piaga che oggi come mai si sta diffondendo inesorabile in tutti gli strati della società. La protagonista del libro, Ginesia, da vittima si trasforma in spietata vendicatrice che grazie alla magia si prende la sua rivincita sugli autori del suo tormento.
La donna dopo aver subito continue persecuzioni da parte di un collega, Gastone, decide che è arrivato il momento di farsi giustizia da sola, è proprio da questa vendetta che inizia il viaggio del lettore in un mondo oscuro dove delitti e magia si mescolano e compongono quest’allucinante mosaico.

Durante la lettura mi sono chiesto cosa avesse portato l’autrice a scrivere di un argomento tanto delicato, ho cercato in internet eventuali interviste da lei rilasciato e grazie a queste ho avuto modo di conoscerla meglio.
Una donna normalissima, amante della lettura e dei libri, una madre di famiglia che si ritrova perseguitata da uno stalker, circondata da omertà e indifferenza, è da questa tragica esperienza personale che nasce questo romanzo, come lei stessa dichiara, la stesura di questo libro è stata una sorta di terapia, un modo per esorcizzare quegli oscuri avvenimenti.
Pagina dopo pagina ci s’immerge in un mondo, dove il male prende il sopravvento, dove la protagonista, vittima di persecuzioni diventa a sua volta una spietata carnefice per mantenere i suoi segreti e per colpire chiunque osi contrastarla.
Non leggete questo libro pensando che la giustizia vinca, prendetelo come il ritratto dei più bassi istinti umani, come rappresentazione di quello che cela il cuore di ogni donna vittima di stalking e ridotta al silenzio da una società che non tutela le vittime di quest’ orrendo reato.
In queste pagine è esaltato il potere della donna, ma anche quello che diventa quando si arrende a uomini che non provano affetto ma possesso, viene mostrato l’amore che nonostante la pressante presenza del male riesce in qualche modo a trionfare.
Pagina dopo pagina i vari personaggi maturano, nell’ingiustizia e nella rivincita, nel bene e nel male, nonostante questa maturazione non sempre porti a una consapevolezza di quanto praticare atti malvagi sia sbagliato.
Un libro che fa riflettere, che spinge a pensare, soprattutto quando giunti alle ultime pagine si arriva alle shoccanti statistiche messe in mostra dall’autrice.
Voto: 7
[Alfredo Crispo]

Incipit
Un viaggio allucinante negli inferi di una coscienza divenuta oscura come un languido cimitero che inghiotte paurosamente tutto: nemici e ostacoli, veri e presunti; nel mondo di una donna molestata che vede crollare tutte le sue certezze interiori. Può il male deturpare l'anima umana fino a renderla nera e feroce come quella di un serial killer? Se il cuore umano non trova certezze e soluzioni alle quali aggrapparsi nel centro di un problema che appare inestricabile e terribile, che incide pesantemente nell'esistenza, allora può condurre la persona a mutare e percorrere pericolosamente le vie più spregiudicate: uccidere può essere talvolta l'unica possibile soluzione al problema; ma può anche diventare un'ossessione, una ragione per sopravvivere o riscattare la propria dignità offesa. Di molestia, infatti, si può non solo morire, di molestia si può giungere anche a perdere la ragione: il contatto con il male può essere fatale anche all'anima più candida. In questi casi solo l'amore può diventare l'unica e vera salvezza, un rifugio sicuro contro le brutture della vita.