Il bianco e il nero

di Diego Matteucci - euro 2,99 - Delos Digital

Amelia è un’insegnante ossessionata dai numeri primi, Abhi è un cuoco indiano che lavora in un centro sociale per anziani. Li abbiamo lasciati nell’episodio “Il Tempio della Notte” di The Tube Exposed, quando inseguiti da un’orda di zombie hanno trovato, nell’ordine, un rifugio sotterraneo e un uomo proveniente dal passato di Amelia. Li ritroviamo ora ne “Il Bianco e il Nero” a fronteggiare vecchi e nuovi pericoli.
Amelia ha dei poteri speciali, grazie ai quali, anche se a caro prezzo, ha potuto vincere una battaglia contro il suo Maestro tanti anni prima. Tuttavia si ritrova intrappolata in un circolo vizioso e nuovamente deve confrontarsi con il suo nemico, ora in veste di esponente di una setta segreta, che conosce il segreto per l’immunità dall’invasione degli zombie.

Tutto questo mentre parallelamente rivive un altro incubo della sua infanzia, ambientato in un oscuro istituto per bambini speciali. Lì ha incontrato il piccolo Filippo, il quale avrebbe voluto volare ma si vede ogni notte tagliare le ali. Il lettore scoprirà con Amelia il significato di tutto questo, in una vicenda dove l’ambientazione nel passato supera per coinvolgimento e originalità quella nel presente.
Amelia è la protagonista indiscussa della narrazione, sovrasta il compagno di avventura Abhi, il piccolo Filippo che imparerà a volare e persino l’invasione degli zombie. È forse questo un limite dell’opera? In realtà no, perché se anche siamo distanti da un canonico episodio di zombie affamati, ci ritroviamo a leggere una storia parecchio originale e studiata nei minimi dettagli, adatta anche ai palati più raffinati. Esempi di cura maniacale del prodotto sono i titoli dei vari capitoli, che se letti in sequenza formano una frase di senso compiuto, oppure la particolare narrazione asincrona che giunge a un finale tutto fuorché scontato.
Paradossalmente, sono invece le parti dedicate alla setta segreta e alla battaglia contro gli zombie a convincere meno, forse anche perché al lettore viene voglia di rimanere nel passato di Amelia.
Nel complesso, promosso senza eccellenza, ma con una nota di merito: da leggere assolutamente!
Voto: 8
[Gianluca Ingaramo]

Incipit
DICONO CHE...
Dicono che quel luogo faccia paura.
Dicono che i fantasmi di antichi dolori si aggirino tra le mura diroccate.
Dicono che a volte si sentano i pianti dei bambini, lo scalpiccio delle loro corse verso una salvezza che non hanno mai raggiunto.
La gente dice tante cose, ma non può mai sapere.
Amelia era solo una bambina quando tutto è stato messo a tacere.