Milano doppelganger

di Alessandro Girola - ebook - euro 0,94

Mancano quattro giorni ad Halloween. Daniele, cercatore di rarità per collezionisti, che ispira il suo lavoro a quello di Dean Corso de "La Nona Porta", accetta un delicato incarico, molto ben pagato. L'enigmatico Mister Colibay gli chiede di recuperare un raro libro del '500, il primo mai scritto a proposito di illusionismo e prestidigitazione. Il volume fa parte di una collezione privata, il cui proprietario è appena defunto. Tra il materiale raccolto da costui abbondano i tomi che trattano di argomenti bizzarri e insoliti, dalle città inesistenti all'architettura di luoghi immaginari. Ma saranno poi immaginari per davvero? (dall'introduzione).

Se vi piacciono gli incubi di Lovecraft, se avete amato "Crouch End" di Stephen King, se "La pista ciclabile" di Samuel Marolla vi ha inquietato e se al cinema avete adorato le malsane atmosfere de "Il seme della follia" di John Carpenter allora dovete assolutamente leggere questo bellissimo racconto di Alessandro Girola che ci racconta il lato oscuro di Milano! A questo prezzo poi sarebbe un'eresia non acquistarlo.
Voto: 8
[Alessandro Balestra]

Incipit
Lo studio di Daniele, così lo definisce lui, è in realtà un vecchio salottino solo in parte rimodernato, con un'ampia porta finestra che dà sui binare del treno. Le linee Milano-Varese, Milano-Novara e Milano-Torino passano proprio davanti a casa sua. Da lì riesce a vedere la banchina della stazione di Rho, mentre attorno ci sono altre tranquille villette e un paio di orti comunali.
Dietro la scrivania è posizionato uno scaffale traboccante di libri, di qualunque forma e dimensione. Una tv al plasma, modello sottomarca coreano pagato pochi euro, occhieggia, spenta e polverosa, su una credenza, circondata da soprammobili di scarso valore.
Ora che il signor Colibay è seduto lì, davanti a lui, Daniele prova un certo imbarazzo. Il suo nuovo cliente non dèà l'idea di essere uno dei soggetti che solitamente cercano il suo aiuto professionale. Non è un collezionista monomaniaco, nè un pensionato nostalgico, nè tantomeno un nerd desideroso di scialacquare i soldi di mamma e papà. No, Colibay è un signore distinto, vestico con un costoso completo scuro, con tanto di cravatta firmata e scarpe inglesi fatte su misua, a completare il tutto.