Il tempio della notte

di Diego Matteucci - pagine 71 - euro 1,99 - Delos Digital (serie The Tube Exposed)

Romanzo breve horror, “Il Tempio della Notte” di Diego Matteucci si colloca all’interno della collana “The Tube Exposed” e narra le vicende di Amelia, insegnante quarantenne di matematica in una scuola primaria, la quale trova rifugio insieme ad Abhi, cuoco indiano di un centro sociale, in un’antica costruzione celata all’interno di un parco, nel cuore della città infestata dall’infezione.
La vicenda si svolge nell’arco di dieci ore dallo scoppio dell’infezione, ma in realtà trova un legame con alcune vicende del misteriose passato di Amelia, all’epoca del prologo bambina con una grande passione per i numeri e un dono particolare. La protagonista ha mantenuto nell’età adulta alcune peculiarità che la aiuteranno a svelare il mistero del tempio della notte, nel quale troverà protezione dall’orda degli zombie e sarà aiutata dal giovane Abhi.

Meglio non svelare altro della trama, che introduce elementi millenaristici e facoltà paranormali nella saga, senza stravolgerne il significato ma anzi arricchendolo con nuovi spunti. E’ bene precisare che, rispetto alla serie zombie “The Tube” a oggi giunta al settimo episodio seguendo il filo logico della narrazione originaria, in cui le opere vengono scelte attraverso un contest letterario tra gli autori partecipanti, “The Tube Exposed” costituisce una collana spin-off della stessa, dove invece tutte le opere sono autoconclusive. Selezionate attraverso il medesimo sistema, sono ambientate nell’universo di “The Tube” ma sono singolarmente fruibili anche senza aver precedentemente letto tutte le altre.
E’ altrettanto doveroso puntualizzare la personale preferenza accordata a “Il Tempio della Notte” all’interno della serie “The Tube Exposed" per la quale comunque sono state pubblicate opere almeno altrettanto notevoli rispetto a quelle della sorella maggiore.
Splendidamente reso il personaggio di Amelia, a partire dalla cantilena numerica del prologo, ricorrente nei pensieri all’interno del romanzo, a significare che i numeri hanno costituito e tuttora costituiscono un’ancora di salvezza per la protagonista, la quale per loro tramite riesce a tenersi aggrappata alla realtà. Contare, per quanto centrale, è tuttavia soltanto la minore delle abilità di Amelia, grazie alle quali potranno essere raccolti gli indizi per una conclusione tanto originale quanto del tutto inattesa. Altrettanto geniale l’epilogo, nel quale una storia iniziata con i numeri si chiude allo stesso modo... e sempre restando in tema, presenta appunto i numeri giusti per avere il successo che merita, a partire dal voto assegnato.
Voto: 9
[Gianluca Ingaramo]

Incipit
Due, tre: vattene via da me, pensa Amelia chiudendo gli occhi e tappandosi le orecchie con le mani. Cinque, sette, undici: non sento quello che tu dici… la cantilena funziona. L’ombra che le aveva attraversato la mente se ne sta andando.
- Ti ho fatto una domanda, Amelia - continua l’insegnante serio.
- Sì, maestro – risponde lei con la sua vocina sottile, guardando verso la lavagna.
- Mi fa piacere che tu sia così attenta a quello che c’è scritto dietro di me, ma è buona educazione guardare la persona con cui stai parlando.
Amelia gira gli occhi lentamente verso di lui. Cerca di fissare un punto sulla sua fronte spaziosa. Forse questo trucco funzionerà, forse il maestro penserà che lei lo stia guardando comunque negli occhi.