Tutte le storie di Frankenstein

di Autori vari - pagine 512 - Newton Comton

Il mito del Mostro partorito dalla mente dell’allora giovanissima Mary Shelley nel famoso buon ritiro ginevrino e animato alla vita dalla mano del suo creatore, il Barone svizzero Victor von Frankenstein, è un fuoco risplendente di nuova luce nei 23 racconti, compreso il testo originale dato alle stampe nel 1818 con il titolo di Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno, compresi all’interno di questa antologia data alle stampe in Italia nel 1996. Sinonimo di qualità solo per il fatto di essere stata curata da Stephen Jones, acclamato scrittore e antologista londinese vincitore a ripetizione di numerosi premi internazionali quali il Fantasy World Award o il Bram Stoker Award, tradotta e introdotta da Gianni Pilo, questa raccolta ospita nomi pesanti nell’ambito della narrativa di genere.

Dal racconto breve, incisivo e dal finale a sorpresa Una nuova vita dell’autore Ramsey Campbell al romanzo breve dello storico Peter B. Ellis ambientato in Cornovaglia in cui il Barone, invecchiato di 10 anni, persegue la sua ossessione riportando in vita un terrificante cane lupo, Il mastino di Frankenstein. Passando per la narrazione proposta da Adrian Cole nel suo L’eredità di Frankenstein, un racconto composito nel quale il Mostro si trova faccia a faccia con Robert Walton, il capitano di vascello che accolse a bordo Frankenstein nel suo disperato inseguimento fra i ghiacci, depositario della scienza del defunto Victor e vittima della furia del Demone, capace di vendicare il padrone grazie a una nemesi che relegherà Walton nel corpo sformato della creatura. Fino al racconto di Robert Bloch, già autore di Psycho al quale si ispirò Hitchcock per il film medesimo, capace di variare il tema con i suoi Omini d’argilla ai quali dona la vita in un crescendo di terrore e morte. Non manca certo il punto di vista femminile in questa antologia. Nancy Kilpatrick, specializzata in storie di vampiri, concepisce una trama narrativa al passo con i tempi, trasformando la Creatura in una star del rock e additando al Barone la responsabilità della morte di Elisabeth nel suo racconto La creatura cerca conforto. Il mostro di Poppi, un racconto breve di Lisa Morton, tratta il tema delicato legato alla violenza domestica. Una donna completa è invece il racconto proposto da Roberta Lannes la quale affronta il tema dell’identità sessuale sullo sfondo di una narrazione che strizza l’occhio al cyberpunk, con innesti di arti e occhi nel corpo di una donna strappata a morte certa a causa di una metastasi in stato avanzato. Ancora fantascienza in Ricevere è meglio di Michael M. Smith. Così di riesumazione di un cadavere parla Graham Masterton nel suo l’Invenzione madre. Ancora fantascienza con i racconti di Manly W. Wellman e il suo Pithecantropus Rejectus in cui viene dato il dono della parola a un cucciolo di scimmia preso dallo zoo e di John Brunner con In pratica un omicidio e Paul J. McAuley con La tentazione del dottor Stein nei quali viene proposto il mito della vita eterna. Molta ironia nel racconto di Ronald Chetwynd-Hayes che racconta di come Charlie riesca a creare un mostro nel suo Il creatore. In Meglio morto Basil Copper tratta il tema del collezionismo cinematografico esasperato di un marito che trascura la moglie la quale si vendicherà nel modo più perfido possibile, al pari di Kim Newman nel suo Paradiso del collezionista. Nell’Ultimo treno Guy Smith declina il tema virando deciso verso la licantropia al femminile. Dennis Etchison, elogiato dallo stesso Campbell come “più raffinato scrittore di racconti horror”, affronta il delicato tema del limbo fra la vita e la morte in Comunicazione interrotta. Gioca, invece, con le distorsioni temporali Karl E. Wagner nel suo Illusione di vita. Scanzonato Ultima chiamata per i figli dello shock in cui l’autore David J. Schow fa incontrare il Mostro, il Conte Dracula e l’Uomo Lupo. Brian Mooney in Chandira tratta il tema dal punto di vista religioso. Chiudono David Case che mette un antropologo sulle tracce del mostro avvistato in Sud America in Punto d’arrivo e la critica americana Jo Fletcher che dedica al Mostro una poesia dal titolo Frankenstein. L’antologia, non di immediata reperibilità sul mercato dei libri usati, scorre via piacevole pagina dopo pagina, regalando il giusto mix di terrore, umorismo e tensione narrativa, con il concetto di Mostro declinato a seconda della sensibilità del singolo autore ma sempre sullo sfondo quale motore narrativo delle vicende narrate. Un’ottima occasione per rileggere Frankenstein dalla prima all’ultima pagina, con l’opera integrale della Shelley ad aprire le danze. Ricche di dettagli e informazioni bibliografiche le schede di presentazione di ogni singolo autore. Mai banale, come sempre, la nota di presentazione proposta dal grande Gianni Pilo. Interessante l’excursus cinematografico suggerito dal curatore Stephen Jones.
Voto: 8
[Davide Cadò]

Incipit dall'introduzione di Stephen Jones
FRANKENSTEIN... Questo nome suscita immagini di tombe scoperchiate, di laboratori segreti, di esperimenti con macchinari elettrici e di resurrezioni di morti. Dall’interno di queste pagine, gli scienziati più folli e i loro demenziali discepoli ci guidano ancora una volta tra i meandri che avvolgono i più reconditi segreti della Vita, dimodoché la Fantascienza si sposa all’orrore quando il più famoso dei mostri risorge a nuova vita!
Sia il suo creatore che il Mostro di Frankenstein furono entrambi concepiti dalla fantasia di Mary W. Shelley in un estate del 1816 in Svizzera.