L'uomo nero

di Luca Poldelmengo - pagine 237- euro 15,00 - Piemme

Leggiamo nella quarta di copertina: “C’è un uomo nero che batte le nostre strade. E’ un assassino. E’ fatto della materia che prendono i sogni quando la ragione si addormenta. E’ banale e feroce come il Male. Solo l’amore potrà fermarlo. Ma non è detto che ci riesca” (le parole sono di Giancarlo De Cataldo, mica uno qualsiasi”).
Questo libro di Luca Poldelmengo è puro noir: una storia buia che più buia non si può, dove la tristezza e il dolore che pervadono i personaggi finiscono con il contagiare anche noi che leggiamo, lasciandoci alla fine con qualche domanda (su noi stessi) e un bel po’ di riflessioni.

La vicenda narrata è quella di tre persone diverse tra loro, ma legate da un filo: Filippo, Marco e Gabriele. Tre uomini, tre uomini le cui vite andranno ad incontrarsi e scontrarsi in una discesa agli inferi e una lotta continua alla sopravvivenza. Lo stile usato da Luca Poldelmengo è molto scorrevole ed essenziale, non lascia spazio a grosse meditazioni perché mentre leggiamo gli eventi ci vengono quasi sbattuti in faccia, in un vortice continuo. Ho trovato “L’uomo nero” una storia attuale ed avvincente, qualcosa che somiglia ad un pugno nello stomaco, scritta benissimo e senza punti morti nella narrazione. Altri elementi positivi sono senza dubbio l’assenza di refusi e la copertina intrigante. Questo libro è un romanzo che consiglio senza remore, lascio però che siate voi a stabilire fino a che punto la trama vi abbia coinvolto. Preferisco non svelare i dettagli della storia: scopriteli voi stessi.
Voto: 7,5
[Alessandra M. Pagliari]

Incipit
L’occhio lunare è spalancato, una nube affilata dal vento ne fende il bulbo, come un rasoio. Alida, una piccola zingara, procede randagia tra i fili d’erba dell’agro che costeggia la strada, buia per l‘assenza di lampioni. Un bagliore compare da dietro la curva. Una brezza di scirocco pervade l’aria calda di luglio, portando con sé l’odore pungente del fieno. Lei ne è inebriata. Rallenta l’incedere del suo ciclomotore per poterne godere a pieno. Per questo percorre quella strada. Per quell’odore. Non è la via più breve, né la più veloce, ma lei non la tradirebbe mai, specie in una notte come questa.