L'allieva

di Alessia Gazzola - pagine 374 – euro 18,60 - Longanesi

"Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale, perennemente redarguita al lavoro e capace di combinare qualsiasi guaio a causa della sua attitudine ai pasticci. Un giorno viene trovato il cadavere di una ragazza che Alice conosce, anche se di sfuggita, ed inizia una forsennata indagine alla scoperta di chi abbia ucciso la giovane donna. Durante le indagini Alice troverà il tempo per un romantico amore".
"L’allieva" di Alessia Gazzola è stato uno dei casi editoriali del 2011, e io non me lo sono lasciato scappare. Di solito non presto particolare attenzione ai best seller né ai libri che puntualmente vengono pubblicizzati sui giornali, ma la trama del romanzo, la copertina del libro e la foto della scrittrice: bella, giovane ed italiana, mi hanno persuasa.

“L’allieva” inaugura un genere nuovo in Italia: il medical thriller declinato al femminile. La protagonista del libro è Alice Allevi, un giovane medico legale dal cuore tenero, molto pasticciona e romantica; una ragazza che non si limita a fare il suo lavoro, ma che si lascia coinvolgere da casi come quello della morte di Giulia Valenti. Alice ha conosciuto la vittima durante una sessione di shopping e per questo si sente in dovere di scoprire chi l’ha uccisa. Per tutte le 374 pagine del libro ci perdiamo nel mondo di Alice che lotta (a modo suo) perché le venga riconosciuto il suo valore al lavoro, trascorre parte del suo tempo con le amicizie vere (indimenticabile la figura della coinquilina giapponese Yukino) e trova quello che sembra essere a tutti gli effetti l’uomo giusto (il romanzo è anche sentimentale e questo è forse l’aspetto che mi è piaciuto di meno). Non svelo altri dettagli della trama, nel caso voleste accingervi a leggere il libro, ma qualche doverosa osservazione è d’obbligo: il romanzo è ben scritto ed efficace nei dialoghi, non annoia ed è scorrevole, questi per me sono dei veri punti di forza in una narrazione. D’altro canto però non ho trovato questo libro particolarmente thriller, lo definirei più un thriller “annaffiato” e condito con del sano romanticismo un po’ furbo. I personaggi si lasciano ricordare, sono freschi ma a volte poco realistici, la storia è coinvolgente. Nonostante abbia letto “L’allieva” tutto d’un fiato, quando l’ho terminato non ero completamente convinta: penso ci siano lavori migliori editi da case editrici più piccole e quindi meno pubblicizzati, almeno io ne ho letti di molto validi (e di cui vi parlerò). Segnalo infine che è uscito da poco in libreria il nuovo romanzo di Alessia Gazzola: “Un segreto non è per sempre”.
Voto: 7
[Alessandra M. Pagliari]

Incipit
L’annuale party di beneficenza organizzato da quegli iperattivi di Pediatria mi ricorda puntualmente che, in qualità di specializzanda in Medicina Legale, mi trovo - senza alcuna chance di progressione verticale - all’ultimo gradino della piramide alimentare della Medicina. Gli altri, ossia tutti gli altri medici, sono convinti di esserne al vertice. Imbevuti di maratone di ER hanno una distorta percezione della loro realtà professionale.