Zombie carpocalypse - Le balene di Maath

di Domenico Mastrapasqua, Giuseppe Agnolotti - pagine 40 - euro 3,00 - Kipple Edizioni

A vincere il prestigioso premio Short - Kipple 2011 sono due racconti di fantascienza, genere prediletto da Francesco Verso (autore di 'E-doll', Mondadori, 2008) a dagli altri membri dell’officina libraria dedita alle declinazioni della narrativa fantastica.
Cominciamo col precisare che se siete in cerca di una lettura veloce e poco impegnativa questo genere di opuscolo fa al caso vostro. In un’ora si digerisce leggiadramente, anche se per farlo dovrete sfogliare le pagine in orizzontale come fosse un calendario. Il prezzo è contenuto, ma si può risparmiare ancora scegliendo la versione epub o ricorrendo ad altre piattaforme on-line, ad esempio Simplicissimus.

Il dualismo tra le storie che offre questa settima uscita della collana Capsule è sostenuto dalle notevoli differenze nel genere di trama oltre ai fattori stilistici: più romantico, metaforico e sensuale il racconto di Agnolotti rispetto all’orrorifica e movimentata apocalisse descritta con semplicità e senso dell’azione nelle pagine di Mastrapasqua. Nel complesso giudicherei entrambe le prove più che soddisfacenti, eccettuata la considerazione che Zombie Carpocalypse appare il brano di un lavoro più esteso e complesso, suscitando curiosità per le possibili evoluzioni dei personaggi.
Le balene di Maath ci fanno tuffare in un mondo dominato dall’acqua, dove cacciatori di una specie afrodisiaca di cetacei alieni vengono reclutati nelle peggiori carceri dello spazio. Anche i protagonisti, un’affiatata coppia lesbo, ottengono in questo modo l’amnistia in cambio di un pugno d’anni di assoluta solitudine sul pianeta che si scopre essere né più né meno che la loro nuova prigione. Nulla di particolarmente originale, ma pur sempre un testo in grado di trasmettere dosi di tranquillità.
A seguire la zombie-story di Mastrapasqua offre lo spaccato di una città/relitto, colorata per metà con le tinte inquietanti di Richard Matheson, per l’altra porzione con le sfumature più calde che si ritrovano nelle storie young adult di J. Maberry. E’ un mix interessante che si mescola forse agli scenari di qualche vecchio videogame sparatutto ma pur sempre un esperimento innovativo.
Voto: 7,5
[Gianluca Giannattasio]

Incipit dal racconto "Le balene di Maath"
Quando i gabbiani si gettano in picchiata e la luce accende l’oceano col colore del cromo liquido, il secondo sole sorge nel mattino. Il primo dei due è poco più di una macchia cobalto, incastonata allo zenit della volta celeste; una stella piccola, fredda, quasi insignificante. L’altro è il calore e la vita per questo pianeta.