di Morgan Perdinka, Danilo Arona - pagine 354 - euro 17,50 - Edizioni XII
Malapunta, l'isola dei sogni o meglio degli incubi? A 14 miglia
dalla Corsica sorge questo sperone di roccia che si erge
minaccioso dalle vastità azzurre del Mediterraneo. In questo paradiso
perduto trova rifugio Nico Marcalli, un milionario viziato, distrutto
dal rimorso per aver causato la morte dell'amata Gabry. Il suo approdo
sull'isola scatena una serie di eventi nefasti all'apparenza
slegati tra loro mentre in tutto il mondo milioni di persone iniziano a
vivere lo stesso terrificante incubo.
Ancora una volta Danilo Arona (o il suo alter ego Morgan
Perdinka?) riesce a creare un incredibile e complesso mosaico in cui
esoterismo, mitologia, scienza e cronaca nera si fondono per dare vita
ad un esplosivo romanzo dove realtà e finzione, sogno e veglia si
alternano senza soluzione di continuità in un allucinante carnevale
degli orrori che disorienta e seduce.
"Malapunta" è un grande romanzo horror, splendidamente confezionato dai
ragazzi di Edizioni XII, meno ostico e più "digeribile" rispetto al già
godibile "L'estate di Montebuio", precedente fatica di Arona con il
quale vi sono tantissimi punti di unione.
E poi chi conosce il grande scrittore alessandrino sa che nei suoi libri
ama spesso autocitarsi, tutta la sua bibliografia in fondo è
caratterizzata da un filo conduttore... il marchio di fabbrica di Arona
che noi abbiamo imparato a conoscere e ad amare.
Voto: 8
Incipit (dall'introduzione di Chiara Bordoni)
Io e Morgan Perdinka venimmo in contatto fondamentalmente
perchè inciampammo l'una sull'altro, un po' di anni fa. In quel brusio
elettrico e inquietante che era la mia vita emozionale, si aprì uno
spiraglio e fece capolino un'orda selvaggia di visioni, tenute al
guinzaglio, guarda un po' dal signor Perdinka.