di Charlaine Harris - pagine 344 - euro 15,90 - Delos Book
La cameriera telepate Sookie Stackhause deve la vita ai vampiri del
Fangtasia, quindi dovrà restituire il favore volando a Dallas.
Lì, coadiuvata da un nutrito gruppo di non morti dovrà indagare sulla
scomparsa di un vampiro del posto.
Morti viventi quindi si apre con un viaggio. La Anubi Air è specializzata nel trasporto dei vampiri, e se si hanno i soldi per
pagarlo, mettono a disposizione personale specializzato nella sicurezza
diurna dei loro ospiti.
Si perché i vampiri della Harris non brillano al sole come
seducenti catarifrangenti, ma si liquefanno semplicemente, lasciano a
loro ricordo solamente una paccottiglia densa e grumosa.
In Morti viventi la caratterizzazione dei personaggi è minuziosa e
perfetta, dopo pochi capitoli si ha l’impressione di leggere le vicende
di un vecchio amico. Si riesce a capire da un movimento o da un accento
chi sta parlando e con chi. In questo la Harris è davvero una maestra.
Come ogni suo romanzo anche questo è autoconclusivo ma ovviamente la
story line principale rimane aperta, arricchita da nuovi misteriosi
personaggi.
La comunità dei “non umani” si arricchisce di mutaforma, licantropi e
addirittura di una manade, che sconquasserà la già provata cittadina di
Bon Temps.
Voto: 6
[Polissena Cerolini]
Incipit
Andy Bellefleur era ubriaco come una puzzola e questo, potete credermi,
non era per lui una cosa normale. Io conosco tutti gli ubriaconi di Bon
Temps perchè il fatto di lavorare da parecchi anni nel bar di Sam
Merlotte mi ha portata ad avere a che fare con tutti loro, ma prima di
quella sera Andy Bellefleur, nativo del luogo e agente del piccolo
contingente di forze di polizia di Bon Temps, non era mai venuto da
Merlotte's per ubriacarsi.