Orda primordiale

di Mauro Casaroli - pagine 216 - euro 9,00 - Robin Edizioni

Andy è un regista che ama realizzare i suoi film riprendendo la vita dei bassifondi di New York. La sua esistenza cambia in modo radicale nel momento in cui incontra Lara, una donna senza morale che lo trascinerà in una spirale di odio e violenza senza possibilità di fuga.
Quando ho terminato la lettura ho subito pensato: “Ecco come scrivere qualcosa di piacevole partendo da un'idea banale”. Orda primordiale non brilla certo per originalità, ma è comunque un buon prodotto che merita la nostra attenzione.

La vicenda ruota intorno a due personaggi principali, Andy e Lara. Il primo è il classico cattivo ragazzo, in bilico fra la sua coscienza sociale e l'istinto di abbandonarsi ai piaceri più bassi dell'animo umano. La seconda è il prototipo della donna bellissima e fatale, scesa in terra per far comprendere all'uomo la sua vera natura, per spingerlo a infrangere i tabù etici della civiltà umana, per indirizzarlo al piacere senza peccato, al desiderio senza morale.
La trama è fluida e la lettura procede senza intoppi. Anche la discesa di Andy all'inferno è resa in modo coerente. Tuttavia ci sono dei punti che non mi convincono. Dei personaggi stereotipati ho già parlato. Vi è l'ambientazione: New York, ma poteva anche essere Roma o Milano, poiché non sono descritti luoghi specifici di quella città. Poi in alcune momenti Casaroli scivola sul cinematografico, con scene di inseguimenti degne dei migliori film polizieschi delle fiction anni '70-80.
Ripeto: piccole pecche che comunque pesano nell'economia del giudizio. Al lettore come sempre l'ultima risposta.
Voto: 6,5
[Nanny Ranz]

Incipit
“Fottuti bastardi che cazzo volete da me?”
“Prova a immaginarlo bello.”
“Non so niente. Non so neanche perchè mi avete portato qui.”
“È morto qualcuno. Tu eri là. Raccontaci.”
“NO.”
“NO, NON È MORTO NESSUNO?”
“NO.”
“O NO, TU NON ERI LÀ?”
“NO. NO E BASTA. NO. NO. NOOOO.”
MI STANNO MASSACRANDO. SONO SBIRRI E FANNO IL LORO DANNATO LAVORO DI SBIRRI, MA IO NON NE POSSO PIÙ DELLE LORO DOMANDE. SONO MOLTO PIÙ CHE STANCO. SONO MORTO E QUESTI NON LO SANNO.