Uomini che odiano le donne

di Stieg Larsson - pagine 676 - euro 19,50 - Marsilio

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto.
Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco, ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose (dalla seconda di copertina).

Grazie a Marsilio Editori, abbiamo nuovamente la possibilità di apprezzare un altro autore scandinavo di grande talento. Stieg Larsson, giornalista e scrittore svedese purtruppo scomparso di recente, con "Uomini che odiano le donne" è riuscito a creare un romanzo che, oltre a rinnovare il genere poliziesco, riesce ad essere intrigante ed affascinante dalla prima all'ultima pagina. Il linguaggio fresco della narrazione e la trama accattivante "obbligano" il lettore a divorare letteralmente questo librone. Arrivati alla fine non vi sembrerà di aver letto quasi 700 pagine. Consigliatissimo!
Voto: 9

Incipit
Era diventato un rito che si ripeteva ogni anno. Il destinatario del fiore ne compiva stavolta ottantadue. Quando il fiore arrivò, aprì il pacchetto e lo liberò della carta da regalo in cui era avvolto. Quindi sollevò il ricevitore e compose il numero di un ex commissario di pubblica sicurezza che dopo il pensionamento era andato a stabilirsi sulle rive del lago Siljan. I due uomini non erano solo coetanei, ma erano nati nello stesso giorno - fatto che in quel contesto poteva essere considerato come una sorta d'ironia. Il commissario, che sapeva che la telefonata sarebbe arrivata dopo la distribuzione della posta delle undici, nell'attesa stava bevendo il caffè. Quest'anno il telefono squillò già alle dieci e trenta. Lui alzò la cornetta e disse ciao senza nemmeno presentarsi.
"E' arrivato."
"Cos'è, questa volta?"
"Non so che genere di fiore sia. Lo farò identificare. E' bianco."
"Nessuna lettera, suppongo?"
"No. Nient'altro che il fiore. La cornice è la stessa dell'anno scorso. Una di quelle cornici da poco che uno si monta da solo."
"Timbro postale?"
"Stoccolma."