di Autori vari - pagine 115 - euro 11,00 - Magnetica edizioni
Luci e Ombre.
E vi dirò, me laspettavo.
Alcune sono giustificate e comprensibili, altre meno.
Andiamo con disordine, come al solito.
LUCE 1
Questa raccolta della Magnetica Edizioni dà spazio ad autori giovani. Organizza un
concorso-selezione a tema cannibalismo e compone questo librettino, senza costo alcuno per
gli autori che come premio hanno comunque la soddisfazione di una pubblicazione. Insomma
liniziativa è meritevole. Ce ne fossero...
OMBRA 1
Qualcosa in Magnetica è cambiato. Si vede e si percepisce. Tante piccole cose. 11euro per
115 pagine sono tanti, indipendentemente dalla qualità. Il superamento della soglia
psicologica dei 10 euro, in ambito marketing parlando, è un azzardo giustificato da un
solo motivo (che non sto qui a dirvi, me lo chiedete via mail se volete un parere relativo
al marketing), la necessità di monetizzare maggiormente, a scapito della crescita e
diffusione. Anche le pagine di promotion a fine libro sono una novità, e anche il fatto
che il volume II di Mangiami sia diventato un concorso a pagamento la
dice lunga. Io non parteciperò, comunque.
LUCE 2
La copertina, sebbene patinata, sebbene non originale, sebbene non sia un progetto grafico
sopraffino, riesce a inquietare. Anzi, potrei anche arrivare a dire che è una brutta
copertina, ma se inquieta, il suo scopo lha raggiunto. Mi piace soprattutto
lidea che abbiano scelto il marrone sangue secco come colore di fondo, e non un
banale rosso.
OMBRA 2
Lediting. Ce nè poco, indubbiamente. Si ha la sensazione che i racconti siano
stati editati dallautore che li ha mandati, senza ulteriori, o comunque minime,
modifiche. Piccole cose, intendiamoci, ma ci sono alcuni errori di battitura che un
controllo ortografico di word stanerebbe in meno di 5 minuti. Altre ripetizioni saltano
allocchio. Mi spiace, ma un lettore ste cose le nota. Anche il fatto di
trattini diversi (corti, lunghi, caporali alti, ecc) per ogni racconto è una cosa che si
poteva limare. Qualche racconto ha interlinea 1 e altri 1.5 (fatto poco spiegabile).
Cè qualche errore e/o ridondanza che doveva essere corretta. Insomma, non voglio
fare la pignainculo, ma un editing leggero, solo sulle sviste, si doveva fare. Ne va della
bontà complessiva dellopera, non tanto del singolo pezzo.
LUCE 3
I racconti sono veramente vari. Si va dalla rivisitazione della fiaba classica al racconto
storico. Al racconto di fantascienza a quello sociale. Dal fantasy puro al fantastico, nel
senso più vasto del termine. Cè davvero mescolanza di generi, pur continuando a
mantenere come protagonista la carne umana.
OMBRA 3
Ecco, qua non è colpa di nessuno, ma il sapere di essere di fronte ad una antologia che
tratta di cannibalismo, purtroppo, riduce il potenziale di metà dei racconti. Leggere un
racconto sapendo già dove si andrà a parare elimina ogni ipotetico effetto sorpresa. È
inevitabile pensare infatti, a cosa succederà nel racconto che si sta leggendo, dovendo
essere sempre presente lelemento cannibalismo.
CHIAROSCURI DI QUALITÀ
Ecco qua bisogna essere onesti: la qualità dei racconti è altalenante. Molti autori sono
scrittori esordienti e/o giovani e/o inesperti, di conseguenza una buona metà dei
racconti sono piuttosto acerbi e/o ingenui. Alcuni, non moltissimi, sono mediocri,
purtroppo. Cè un solo pezzo da novanta, che non a caso è il racconto del curatore Fabio
Marangoni, che mostra effettivamente di essere molto più smaliziato di altri.
Subito dopo un paio di racconti discreti, che si lasciano leggere e sono più che
dignitosi, pur non lasciando un ricordo così incisivo (tra questi: Carne di
Gabbiano, Abbondanzieri e La carne non tradisce).
Insomma, nel complesso una serie di chiaroscuri, comera prevedibile, ma che stavolta
tende un po verso gli scuri, purtroppo.
Quindi come dicono quelli del mucchio di qualche disco: prescindibile.
Voto 5,5
[Gelostellato]
Incipit dalla prefazione
... Luso istintivo o tradizionale o anche la pratica eccezionale di
cibarsi di carne umana.
Ce lhanno propinata in tutte le salse.
Gli ennesimi sequel di Non aprite quella porta e Le colline hanno gli
occhi sono di questi giorni.
Per non parlare degli apocrifi che più o meno dichiaratamente ne sono figli. Figli che
mangiano i padri. Senza dimenticare la gloriosa stagione italiana dedicata al filone.
Ma non solo il cinema, anche la letteratura ne è piena. Dalla scoperta delle arcaiche
Americhe abitate da quegli apocalypto come direbbe qualcuno e descritte dai
sanguinari conquistadores spagnoli, alle sventure caraibiche del celebre Gordon Pym di
E.A. Poe fino agli episodi di cronaca nera nascosti sotto i giardini curati e rigogliosi
del vicino mai troppo prudente.
Anche in questo momento il rito si consuma uguale nellassoluta tranquillità e
normalità per alcuni clan indigeni dellAmazzonia e dellOceania. Per non
parlare del mondo animale...
Eppure la gente continua ad andare al cinema, a leggere, a volerne sapere di più. Saggi,
romanzi e film si sprecano. E si replicano, rigenerano di continuo.
Sto parlando di antropofagia. Di cannibali. Di uomini che mangiano altri uomini. Della
primaria e atavica paura delluomo, di diventare cibo per un suo simile, di
trasformarsi da cacciatore carnivoro a... carne.