L'angelo delle ossa

di John Connolly - pagine 555 - euro 4,90 - Rizzoli

Romanzo a metà strada fra horror e thriller, con continue digressioni storiche-documentaristiche, (notevoli i riferimenti al Libro di Enoch, con tanto di interpretazione eretica, e alle ricerche occulte dei nazisti), “L’angelo delle ossa” narra della crudele setta dei Credenti, una combriccola di spietati individui che procede, senza scrupoli, e con pratiche aberranti, alla strenua ricerca del luogo in cui dei monaci cistercensi nascosero la statua di Immael, l’Angelo Nero, uno degli angeli ribelli che si allontanarono dalla grazia di Dio nel corso della ribellione luciferina.

Una mappa millenaria, costituita da innumerevoli frammenti sparsi per il mondo dagli stessi monaci che nascosero l’angelo ribelle, rivela l’esatta ubicazione del temibile essere, intrappolato in una colata d’argento in uno stato di perenne trasformazione da essere divino-umano in una raccapricciante sembianza demoniaca. Per poter risvegliare l’entità, liberandola dalla dimora argentea in cui è imprigionato, gli spietati Credenti sono disposti a tutto per poter ripagare Dio della punizione loro inflitta e poter instaurare, nel mondo, un regno di odio e terrore capeggiato dall’Angelo Nero. Coinvolto nelle indagini sulla scomparsa di una giovane prostituta (rea di aver sottratto inconsapevolmente un tassello della mappa) il detective privato Parker, coadiuvato dai suoi soliti e poco raccomandabili amici, si trova catapultato in una vicenda sincopata, squassante, tremendamente assurda ed inquietante. In un crescendo di tensione e suspense a dir poco coinvolgenti, il romanzo incuriosisce e atterrisce il lettore, tenendolo inchiodato piacevolmente alla lettura per ore ed ore.
L’incipit del libro è a dir poco suggestivo. Palese l’ispirazione biblica (il libro di Enoch in primis), blakiana e miltoniana. I continui flashback storici sono di notevole potenza visionaria. Gli stimoli immaginifici offerti dalle sublimi ambientazioni originali (una su tutte l’ossario di Sedlec, che tra l’altro si può anche visitare virtualmente al sito www.johnconnolly.co.uk), provoca nel lettore più di qualche semplice brivido sulla schiena. Ottimamente descritte le innumerevoli scene d’azione, tesissime e molto cinematografiche. (Mi chiedo come sarebbe una eventuale trasposizione cinematografica. Speriamo che qualcuno ci pensi al più presto). Inquietante e affascinante allo stesso tempo, ma decisamente rivoltante e ripugnante, è il ritratto demoniaco del personaggio Brightwell, uno degli angeli oscuri che, nutrendosi di anime (non vi svelo le modalità di assunzione degli alimenti), riesce a perdurare nei secoli.
Protagonista del romanzo è, ovviamente, Charlie Parker, un detective privato, rude e tormentato dai fantasmi del passato, protagonista anche degli altri quattro libri di John Connolly, libri che lo consacrano, a mio modesto parere, nell’olimpo dei migliori thrilleristi del panorama letterario mondiale.
Un consiglio: prima di leggere questo libro converrebbe leggere gli altri in ordine di uscita editoriale. C’è un leggero filo conduttore che lega fra loro le storie, una più avvincente dell’altra.
Ci tengo a segnalare “Gente che Uccide”, il terzo capitolo della pseudo-saga connollyniana, capolavoro letterario, altrettanto inquietante e assurdamente reale.
Per chi non ha mai letto questo autore è giunta l’ora di fare una scappatina in libreria e procurarsi i suoi libri. Ne vale assolutamente la pena. E non dite che non vi avevo avvisato.
Voto: 8,5
[Carmine Cantile]

Incipit
Gli angeli ribelli caddero, avvolti da lingue di fuoco.
E mentre precipitavano nel vuoto il loro tormento era quello di chi diventa cieco all'improvviso, poiché allo stesso modo in cui il buio è più terribile per coloro che hanno conosciuto la luce, l'assenza della grazia è avvertita in modo più acuto da chi un tempo ha goduto del suo calore. Gli angeli gridarono la loro sofferenza e le loro fiamme portarono per la prima volta luce nell'ombra. I più vili fra loro si rifugiarono nelle profondità e lì crearono il mondo in cui dimorare.