di Luigi Brasili - pagine 26 - euro 4,00 - Magnetica Edizioni
Tranquilli, non vi tedierò con la solita storia della dimensione ideale dellorrore
e dei racconti. Mi limito a dire che questo è un racconto e lautore è italiano.
Sì, avete capito bene, un libro snello composto da un solo racconto.
Le premesse sono delle migliori, e anche il primo impatto con questo volume è ottimo. Un
formato decisamente accattivante, una splendida copertina realizzata partendo da
unimmagine di Andrea Franco (personaggio che dovrebbe essere noto a chi ha frequenta
questi lidi), e soprattutto un formato diverso. Una ventata daria fresca
nellultra-conservatore mondo editoriale.
Ho sempre sostenuto che, in ogni campo,
lunica vera arte è - e sarà sempre - underground.
Ma veniamo ai contenuti. La scrittura di Luigi Brasili è semplice e
lineare, molto pulita, e anche la storia presenta queste caratteristiche. Una classica
storia di stregoneria, persecuzioni e vendette, che oscilla tra
lorrorifico-fantastico e il fiabesco, anche nella scelta dello stile narrativo. In
poche pagine Brasili riesce a delineare con precisione i contorni - fisici, storici e
temporali - del mondo in cui si sviluppa la vicenda. I personaggi, definiti con pochi
tratti, sono piuttosto classici e non brillano per originalità o caratterizzazione, ma
risultano credibili e coerenti. Si muovono in maniera consequenziale, a proprio agio con
lambiente in cui sono immersi. Lambiente, il bosco, diviene presenza
tangibile, sfondo ma vivo e pulsante attorno alle vicende. Un testimone silente, ma
attento.
Lintuizione più felice dellopera è sicuramente il tentativo di collegarlo,
con successo, allopera della Rice, creando una sorta di preludio alla più famosa
saga vampirica.
È sempre molto divertente, per i lettori più smaliziati, ritrovare le citazioni
disseminate nel corso di un'opera, siano esse nomi di personaggi o luoghi, o frasi; in
questo racconto Brasili si diverte a inserirne un paio, che è apprezzabile scoprire.
Con che voto congedarsi? I voti lasciano il tempo che trovano, direi che quello che
trovate in fondo alla pagina rappresenta la semplicità di questa storia, che si lascia
leggere con piacere, ma scorre via senza risultare memorabile.
Voglio però sottolineare, ancora una volta, come un volume del genere sia comunque un
prodotto diverso, per formato e cura estetica (che ricorda, per certi versi, il circuito
carico di magia delle fanzine amatoriali), dai soliti best-sellers e libri che si trovano
sugli scaffali delle librerie, un oggetto che ha sicuramente maggior valore (se non altro
estetico, e di significato) e che, in questa edizione, non molti potranno vantarsi di
possedere.
Voto: 6,5
[Ian Delacroix]
Incipit
... E dunque vi esorto, miei cari fedeli, state alla larga da quel luogo di
dannazione! Non fatevi ingannare, si tratta di malefici, è il diavolo che parla per bocca
di quelle persone! Come fate a credere a quel vecchio ubriacone di Marcel, o a quel
miscredente di Julien? E ora quelle bambine ignoranti, e il borgomastro per giunta! Potete
star certi che il signore punirà le loro menzogne, bruceranno allInferno insieme a
quellessere abominevole! Mi rivolgo soprattutto a voi, pie donne: tenete i vostri
mariti e i vostri bambini lontano dalle creature del maligno! E adesso, preghiamo
insieme...