di Maurizio Cometto - pagine 144 - euro 10,00 - Edizioni il Foglio
"Dopo la lettura de Il costruttore di biciclette, classificherei Maurizio
Cometto come uno dei capofila della nuova schiera di giovani scrittori del
fantastico", scrive Valerio Evangelisti nella prefazione al libro, ed in effetti non
ha tutti i torti.
Avevo già apprezzato Cometto sulle pagine della rivista "Inchiostro" con il
racconto Il distributore di volantini ed ero
rimasto piacevolmente sorpreso dalla fantasia e soprattutto dalla capacità che ha questo
scrittore nel creare magiche e misteriose atmosfere.
La storia di questo nuovo libro è semplice, ma allo stesso tempo molto intrigante. Nel
tranquillo paese di Magniverne, "il velo di Maya lillusione" sta per
essere sollevato e le ombre oscure (che abitano nellanti-Magniverne) si apprestano
ad attraversare la soglia che divide i due mondi per ricongiungersi con le loro metà e
portare loscurità.
Il piano delle ombre è favorito dal bizzarro costruttore di biciclette che si serve di un
inconsapevole ragazzino per portare a termine il suo compito. Davide, il protagonista
della storia si ritrova ad essere lagente ignaro di un meccanismo che si
attiva utilizzando una bicicletta proveniente dalla bottega del costruttore, che ricopre
anche il ruolo di custode della soglia.
Sarà compito di don Michele arrestare lavanzata delle ombre oscure e riportare
lordine a Magniverne.
Lo stile di Cometto è semplice, sobrio, senza troppi fronzoli e costruzioni ampollose. In
alcune parti, nellaffrontare lingenuo mondo dei bambini mi ricorda molto
Ammaniti (con riferimento ad Io non ho paura) e Baldini (per alcune storie di
Bambini, ragni e altri predatori). Un po come avviene nel libro di
Ammaniti, cè una sorta di maturazione del protagonista, la sua pedalata diventa un
cammino verso un nuovo stadio delladolescenza. Davide alla fine della sua avventura
si rende infatti conto di essere cambiato, ed è consapevole del fatto che affronterà la
vita in maniera diversa.
Ne Il costruttore di biciclette torna ancora una volta in gioco leterna
lotta fra il bene ed il male rappresentato in questo caso dalle ombre oscure, la parte
malvagia degli abitanti di Magniverne. Nel conflitto si affrontano due personaggi molto
singolari, da una parte infatti cè il costruttore di biciclette, triste e solitario
personaggio in cerca di una risposta sulle sue origini e dallaltra cè don
Michele, forte e coraggioso, punto di riferimento per gli abitanti del paesino. Ma anche
questultimo alla fine dovrà fare i conti con importanti rivelazioni sul suo
passato. Cometto da abile costruttore della suspense (come sottolinea anche Evangelisti
nella parte finale della prefazione) ci dice ben poco di questi personaggi, si limita a
lasciarci alcuni indizi e a condurci pagina dopo pagina in un crescendo di emozioni verso
il rocambolesco finale.
Il costruttore di biciclette è un romanzo con tutte le carte in regola,
gradevole, leggero e a mio avviso può essere apprezzato dai lettori di ogni età.
Voto: 8
Incipit
Paolina aprì il bigliettino e lo lesse.
Sei la più carina di tutta la scuola.
Due file di banchi più avanti, sulla sinistra, cera Guido. Quando la
professoressa di matematica si girava per scrivere alla lavagna lei fissava il suo
profilo. Lo fissava e pensava: comè bello Guido.
Un altro bigliettino.
Mi piaci!
Guido dun tratto si voltò verso di lei. Sorprese il suo sguardo, quasi
lavesse cercato; le sorrise. Lei ricambiò il sorriso ma distolse subito gli occhi,
perché temeva di arrossire.
Ancora un bigliettino, accidenti.
Girati verso di me, fammi un sorriso, ti prego!
Paolina sospirò. La professoressa la stava guardando. Si irrigidì; di matematica
aveva una sufficienza risicata.
Ma appena la professoressa tornò a scrivere alla lavagna, si mise di nuovo a contemplare
il profilo di Guido.