L'acchiappasogni

di Stephen King - pagine 677 - euro 7,00 - Sperling Paperback

Ogni anno, in novembre, Henry, Jonesy, Beaver e Pete trascorrono qualche giorno in un vecchio cottage sperduto in mezzo i boschi. Ufficialmente sono lì per cacciare ma, pur avendo preso strade diverse nella vita, questa è un'occasione buona per rafforzare l'amicizia che fin dall'infanzia li unisce. Durante il loro soggiorno però accade qualcosa di straordinario: una misteriosa astronave spaziale precipita nelle vicinanze, il suo carico è costituito da alcuni grotteschi alieni, vecchie conoscenze dei servizi segreti americani, e da un terribile virus che ben presto contagia gli essere umani.

L'esercito interviene per isolare la zona e per i quattro amici inzierà una terribile odissea. La loro salvezza dipenderà da alcuni eventi cruciali del loro passato e da un vecchio amico molto speciale. Dopo "Tommyknocker" Stephen King ritorna a parlare di alieni facendolo, come sempre, a modo suo. "L'acchiappasogni" è un romanzo ricco di azione e coinvolgente al punto giusto, merito anche dell'efficace narrazione dell'autore. Come ogni storia di King che si rispetti vi sono sia la violenza che i buoni sentimenti. Un buon libro. Voto: 8,5

Incipit
Era diventato il loro motto, e Jonesy proprio non si ricordava chi di loro avesse cominciato a dirlo per primo. Render pan per focaccia è una stronzata era stata una sua creazione. 'Fanculo, Freddy e un'altra serie di oscenità ben più colorite erano un parto di Beaver. Henry era stato quello che aveva imposto Tutto andrà come vorrà, il genere di cazzata zen che piaceva a lui, fin da quando erano bambini. Ma che dire di Smag? Chi aveva avuto quella pensata?
Poco importava. Ciò che contava era che avevano creduto alla prima meteà della sigla quando erano un quartetto e a tutta quand'erano in cinque, e poi alla seconda metà quando erano ridiventati quattro.
Fu allora che i tempi divennero più cupi. Le giornate 'fanculo, Freddy si fecero più frequenti. Se ne rendevano conto senza sapere il perchè. Sapevano che qualcosa non tornava - o perlomeno che c'era qualcosa di diverso - ma non capivano esattamente che cosa. Sapevano di essere intrappolati, ma non in che modo. E tutto questo molto tempo prima delle luci nel cielo. Prima di McCarthy e Becky Shue.
Smag: talvolta è solo un modo di dire. E talvolta non credi in nulla al di fuori dell'oscurità. E allora come procedi?