Tutti i racconti - Franz Kafka

di Franz Kafka - pagine 358 - euro 2,00 - Tascabili economici Newton

In questa edizione tascabile della Newton sono stati riuniti gran parte dei lavori di Kafka, vi sono molte opere che l'autore ha pubblicato durante la sua carriera, altri mai inseriti in volumi e infine racconti postumi.

Nel libro, oltre ad esserci titoli celebri come gli splendidi "La metamorfosi" e "Nella colonia penale" vi sono anche altre piccole perle meno conosciute ma non meno apprezzabili come il tetro "Il cacciatore Gracchus" e il grottesco "Blumfeld, un vecchio scapolo". Kafka, nel suo stile rigorosamente visionario e surreale, ci racconta storie di vita quotidiana, fiabe fantastiche, appunti di viaggio, impressioni e riflessioni. Voto: 6,5

Incipit (dall'introduzione di Giulio Raio)
Nella Nota alla sua letteraria traduzione (1983) del Processo di Franz Kafka, Primo Levi conduce una illuminante riflessione estetica ed ermeneutica sulla lettura e sulla traduzione del Processo, libro saturo di infelicità e di poesia.
Il principio genetico della riflessione di Levi è la determinazione di un precipuo valore ontologico della traduzione rispetto alla lettura, la definizione di una differenze specifica di leggere e tradurre. Tradurre è più che leggere. La differenza di lettura e traduzione consiste in un differente grado di valenza ontologica del testo.
La lettura del
Processo lascia mutati, più tristi e più consapevoli; la traduzione, che è più che una lettura, è come una malattia dalal quale con il tempo si può guarire. La lettura mette a capo uno stato di consapevolezza, la traduzione a uno stato di convalescenza.
La lettura e la traduzione rappresentano differenti momenti di quel processo di trasmutazione in forma, con il quale, secondo la terminologia dell'ontologia estetica, Gadamer definisce il gioco e l'arte come forme mediali.
La trasmutazione in forma è una trasmutazione nella verità. Non è una specie di incantesimo che aspetta la parola che ce ne possa liberare facendoci ritornare al mondo di prima, è una liberazione e un ritrovamento dell'essere.
La metamorfosi non è un cambiamento; il cambiamento infatti, per quanto sia radicale, avviene sempre in un soggetto che permane identico, il cambiamento riguarda l'accidente, non lo sostanza. La trasmutazione in forma significa invece qualcosa, tutto in una volta e in quanto totalità, è qualcos'altro e che questo altro è il suo vero essere.
Il carattere trasfigurativo del testo, il suo valore metamorfico, mette in crisi, turba profondamente, il rapporto contemplativo tra lettore e testo, costituendo a un tempo un principio generale dell'interpretazione, una pura chiave interpretativa del romanzo.