Ritornati dalla polvere

di Ray Bradbury - pagine 183 - euro 12,40 - Strade Blu Mondadori

Nella campagna dell'Illinois c'è una vecchia casa abitata da una strana famiglia composta da esseri misteriosi e leggendari. Dormono di giorno e vivono di notte, alcuni volano come pipistrelli, altri corrono a quattro zampe sotto la luna, i più anziani hanno visto la costruzione delle piramidi.

Mentre Halloween si avvicina, tutti i familiari e Timothy, unico bambino umano di questa magica stirpe, attendono con fervore il Raduno, giorno in cui tutti i parenti più lontani si riuniscono alla Famiglia. "Ritornati dalla polvere" è un romanzo ricco di mistero e poesia, solo Bradbury, sognatore e visionario per definizione, poteva creare quest'opera: unica nel suo genere e dolce quanto una fiaba per bambini. Voto: 7/8

Incipit
Nella soffitta dove la pioggia primaverile toccava il tetto dolcemente, e nelle notti di dicembre potevi sentire il manto di neve esterno a pochi centimetri, la Mille Volte Bisnonna esisteva. Non era viva e non era morta per sempre, ma... esisteva.
E adesso che il Grande Avvenimento stava per verificarsi, che la Notte delle Notti si preparava e il Ritorno a Casa era in procinto di rallegrare tutti, bisognava andare a farle visita!
"Pronta? Eccomi che arrivo!", esclamò la voce di Timothy, ovattata sotto la botola fremente, "Posso?"
Silenzio. La mummia egizia non battè ciglio.
Se ne stava appoggiata in un angolo buio, come un vecchio pruno rinsecchito o una tavola da stiro bruciacchaita e messa da parte, le mani e i polsi incrociati sul petto simile al letto di un fiume prosciugato, prigioniera del tempo, gli occhi come fessure color azzurro intenso, lapislazzuli dietro le palpebre cucite, e un barlume di ricordi che la bocca dalla lingua incartapecorita cercava di rievocare, mormorando e sospirando, per richiamare alla memoria ogni ora, ogni notte di quattromila anni prima: quando era stata la figlia del faraone, vestita di tessuti impalpabili come ragnatele e seta sottile, i polsi ingioiellati, libera di correre nei giardini di marmo a guardare le piramidi che spuntavano nell'ardente atmosfera egizia.
Poi Timothy sollevò la botola con il coperchio incrostato di polvere e parlò nel mondo notturno della soffitta.
"O Bellissima!"
Dalle labbra dell'antica mummia si staccò un batuffolo di polvere, come polline.
"Bella non sono più!"
"Nonna, allora."
"Mica nonna e basta" fu la debole risposta.