di Annarita Petrino - pagine 302 - euro 15,50 - Delos Books
La giovane Shine, una ragazza con poteri straordinari, è un cyborg: un organismo a metà strada tra un essere umano e una macchina. Dopo la tragica morte dei genitori, sovrani di tutti i pianeti della galassia, Shine si vede costretta a prendere il loro posto e a fronteggiare uno spietato e terribile nemico virtuale che minaccia la vita del suo popolo.
"Ragnatela dimensionale", scritto
dall'esordiente Annarita Petrino, è un discreto romanzo di fantascienza
destinato più che altro al pubblico più giovane che saprà apprezzare l'azione, i colpi
di scena e il pizzico di romanticismo offerto dalle "virtuali" avventure di
Shine.
Voto: 7
Incipit
Shine correva velocemente, sperando in cuor suo di fare in tempo.
Le sue giunture non facevano più alcun rumore. Era guarita completamente dopo il
terribile incidente nel quale sua madre aveva perso la vita.
La ragazza, più o meno ventenne a quel tempo, rappresentava il frutto dellamore dei
suoi genitori, Lory e Daniel, che avevano finalmente coronato il loro sogno dopo essere
stati separati a lungo. Quando si erano finalmente ritrovati avevano deciso di dare vita
ad unintera Galassia ed erano vissuti insieme felicemente dopo aver sconfitto
Asophix. Era passato molto tempo da quelle vicende lontane e nel frattempo era nata lei,
Shine, semiumana e semirobotica, cioè un cyborg.
Non era la prima né sarebbe stata lultima del suo genere. Dopo che i robot umanoidi
erano tornati a vivere tra gli esseri umani, infatti, le unioni tra le due razze erano
divenute una consuetudine che, tra laltro, si era rivelata lunico mezzo per
mantenere i rapporti tra robot ed umani ad un livello pacifico. Era uno degli scopi che
Lory e Daniel si erano prefissati. Soprattutto Lory che, nel suo lottare strenuamente per
salvare la Galassia ed i suoi abitanti, aveva voluto insegnare agli esseri umani della
dimensione parallela ad amare e a rispettare anche i diversi per razza, i robot umanoidi o
i popoli della Galassia Non Abitata.
Dopo aver abbandonato questultima, i suoi abitanti erano tornati a vivere nel loro
luogo dorigine, Stella Universale, e i pianeti della Galassia Abitata si erano
riuniti in ununica grande compagine. Non cerano più stati scontri di alcun
genere e le armi erano state finalmente immagazzinate.
Dopo la scomparsa di Rea, sua sorella, Lory si era assunta il compito di guidare
lumanità, di diventare cioè la nuova Forza Benigna dellUniverso. Proprio in
virtù del legame di nascita con Rea, aveva tutte le carte in regola per farlo ed era
quindi anche la depositaria del segreto sullubicazione di Stella Universale,
eredità che aveva consegnato nelle mani di Shine prima di morire.
La sua scomparsa era stata un duro colpo per tutti e in particolar modo per Daniel e
Shine. Assolutamente inaspettata, li aveva schiacciati con la forza di un macigno.
Quel giorno Lory aveva portato Shine con sé, in cima a una collina, e lì le aveva
raccontato tutto della sua storia, della dimensione a cui aveva creduto di appartenere per
molto tempo, della Terra e di Asophix, sua madre, e di Rea, sua sorella. Shine aveva molto
apprezzato che Lory avesse voluta metterla a parte del suo passato e, in quel momento, si
era sentita orgogliosa di essere sua figlia. Poi sua madre le aveva parlato con infinita
commozione delle sue amiche umane della Terra. Si chiamavano Ianthe, Ariadne, Marion,
Audrey e Daphne. Le aveva raccontato di loro, della loro vita e della loro morte e, alla
fine, le aveva consegnato il suo bracciale, quello che indossava perennemente, con queste
parole: Ecco, figlia mia, prendi questo bracciale ed indossalo sempre. Ti servirà.
Capirai da sola a cosa serve e quando arriverà il momento di usarlo.