di Mirco Maggi - pagine 317 - euro 15 - Editore Bama
"Sogno angoscioso, spesso accompagnato da sensazioni di oppressione o soffocamento...". Questa è la definizione della parola "incubo", l'arcano e terrificante "personaggio" che si introduce nei nostri sogni e che, in modi differenti, è parte integrante di tutti i racconti che compongono "Incubi 13 storie per non dormire". L'autore Mirco Maggi, con uno stile alla Stephen King, ci racconta con maestria 13 storie che passano con disinvoltura dall'horror puro al fantastico, dal thriller alla fantascienza.
L'incubo, oscuro protagonista del libro, accompagna, come un'ombra maligna, i personaggi delle storie; difficile interpretare i suoi misteriosi scopi, a volte può avere l'aspetto di un sogno rivelatore o di una premonizione, ma spesso ha le sembianze di un viscido e spaventoso mostro strisciante. Molto belli sono i racconti: "Dik" che parla del controverso rapporto tra un cane e il suo padrone, "Atom-Crack" è la terrificante esperienza di uno scrittore di successo, "La piattaforma" illustra la vicenda di un gruppo di studiosi alla prese con un misterioso meteorite precipato nell'oceano, "Il giocattolo" è l'inquietante oggetto che turba il sonno di una tranquilla famiglia e "Il grande amore" è il tragico epilogo di un rapporto sentimentale che doveva essere eterno. Da leggere sicuramente! Voto: 8,5
Incipit
C'è una dimensione dove tutto è poco probabile e credibile. Eppure esiste. C'è
un mondo parallelo dove ogni cosa subisce mutamenti e trasformazioni, dove le persone si
incontrano e cambiano aspetto, abitudini, e compiono incredibili e inspiegabili gesti.
E' la dimensione dell'ignoto.
Alcuni la considerano, altri fanno finta di niente. Per certi versi, e secondo alcuni
punti di vista, è molto meglio continuare a camminare - facendo finta di non avere visto
o di non aver sentito - quando ci si imbatte in qualcosa di poco piacevole o addirittura
in qualcosa di terrificante. Così come si tende a minimizzare o a far finta di ignorare
per non dover prendere posizione e reagire, quando leggiamo il giornale notizie
agghiccianti e mortificanti come le violenze, le guerre, le sofferenze umane e lo
sterminio degli animali. Non ha importanza se con questo duttile, omertoso comportamento
arroventiamo il nostro senso di colpa fino a renderlo incandescente: nessuno vede, nessuno
saprà. Ma è sull'altra faccia della nostra esistenza che gravita l'ignoto con le sue
spietate realtà. Incombe su di noi e sulla nostra razionalità quasi come una minaccia,
come una maledizione. Ed è lì che facciamo i conti, dove la nostra coscienza ha una
seconda casa, dove tutte le nostre scusanti non hanno più alcun valore.
Siamo inermi di fronte al rovescio delle cose reali. Il nostro ragionamento non è più in
grado di operare e quindi le difese sono ridotte al minimo.
Ci sono mostri nel buio.
Sono tutti ammassati, abbarbicati sulle pareti e sui soffitti, in attesa di essere
liberati nelle tenebre, pronti a piombarci nell carni durante il sonno. Fortunatemente
solo in pochi li hanno in casa, pochissimi riescono a vederli con la luce accesa.
Vivono e ramificano ai limiti dell'impossibile, fanno incredibili numeri di equilibrismo
tra la razionalità e la superstizione, ci sono. Esistono. Forse qualcuno di voi li ha
trovati già lì, acquistando la casa nuova con il mutuo ventennale a comode rate mensili
da strangolamento, e ha fatto finta di non vederli.